“Non sono arrabbiato ed amareggiato per la reazione di una parte di cittadini ed imprenditori ormai disperati per l’aumento degli effetti pandemici. Sono invece indignato per l’omertà della classe politica per gli attacchi, minacce e strumentalizzazioni che ho subito in questi ultimi tre giorni dai poteri forti che hanno approfittato della disperazione della gente per farmi fuori con l’ausilio di quelle sigle sindacali che ormai hanno dovuto smettere di usare il comune di Messina e le sue partecipate come un bancomat”. Lo afferma in una nota il sindaco di Messina, Cateno De Luca che aggiunge di essere pronto a dimettersi.
“Il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ed il suo assessore alla sanità Ruggero Razza – prosegue Cateno De Luca – hanno avallato e sostenuto questa strategia nel miei confronti perché ho chiesto la testa del loro uomo di fiducia Paolo La Paglia, direttore generale dell’Asp di Messina”.
“Nessuno parla e tutti tacciono. Io sto rischiando la mia vita perché non ho accettato la logica mafiosa dell’omertà e della complicità. Le mie dimissioni da sindaco di Messina – sostiene Cateno De Luca – sono pronte perché da autentico uomo delle istituzioni non posso convivere con altre istituzioni che stanno agendo con la logica mafiosa e stanno uccidendo Messina lasciando i loro servi sciocchi al comando dell’Asp”.
“Perché – conclude il sindaco – nessuno si indigna al cospetto di queste vicende da me denunciate pubblicamente e all’autorità giudiziaria?”. (Ansa)