Migranti, procuratore Scalia: “Pagano viaggio in Europa con prelievo di organi”

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lampedusa

“Alcuni migranti che non possono pagarsi il costo del viaggio dal Nord Africa all’Europa subirebbero espianti di organi, poi destinati al mercato nero, dove vengono venduti per circa 15 mila dollari”. Lo ha detto a Voci del mattino su Radio1, Maurizio Scalia, procuratore aggiunto di Palermo, a proposito del presunto traffico d’organi di cui sarebbero vittima alcuni migranti già denunciato da don Moussie Zerai nel corso della trasmissione.

“La base di questi traffici sarebbe in Egitto – continua Scalia – lo ha dichiarato un collaborante ritenuto affidabile, riferendo informazioni apprese da alcuni trafficanti. E’ una notizia sulla quale, però, non possiamo ottenere riscontri; anzitutto perché si tratta di dichiarazioni indirette e poi perché si tratterebbe comunque di reati avvenuti all’estero ai danni di cittadini stranieri. Per la maggior parte si tratta di migranti che vengono dai Paesi sub-sahariani e arrivati in Libia sono oggetto delle attenzioni di queste organizzazioni criminali.”

Il procuratore ha anche precisato che “noi possiamo intervenire in fattispecie di reato commesse all’estero su cittadini stranieri ma solo se l’indagato o gli indagati si trovano in Italia. Talvolta è accaduto e abbiamo proceduto per traffico di esseri umani o anche per omicidio”. “Servirebbe – ha concluso il magistrato requirente – un inasprimento del reato di traffico di esseri umani o di espianto di organi su viventi, così come una più proficua collaborazione fra le procure degli Stati dove questi fatti potrebbero verificarsi.”