“Chiedo che gli sbarchi siano distribuiti su tutti i porti della Sicilia perché Porto Empedocle non può pagare per tutti. Le scelte governative stanno affossando la mia città”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Porto Empedocle, la pentastellata Ida Carmina, dopo l’ennesimo approdo di migranti nella cittadina dell’Agrigentino: in 117 ieri sono stati trasferiti da Lampedusa, “senza che nessuno mi abbia avvisato, nonostante ieri pomeriggio io abbia contattato la Prefettura di Agrigento e il Viminale per sapere se fossero in programma altri sbarchi, dopo i 25 arrivati in mattinata”, precisa il primo cittadino.
“Ora basta, pretendo di essere informata in quanto autorità sanitaria locale ho il dovere di tutelare la salute dei miei concittadini”, aggiunge Carmina, che punta il dito contro “l’assoluta mancanza di trasparenza”.
“C’è un allarme sociale enorme, la mia comunità è fortemente preoccupata – ammette il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina -. Il porto è dentro la città, la gente lì va a passeggio. Non accetto che si continui a esporre Porto Empedocle a un rischio costante”.
Il primo cittadino di Porto Empedocle già da giorni lamenta una condizione di isolamento. “Siamo abbandonati. Sulla stampa, poi, sta passando un messaggio pericolosissimo: Porto Empedocle come zona rossa per via dei casi positivi al Covid-19 riscontrati a bordo della nave quarantena Moby Zazà. Questo finirà per dare il colpo di grazia alla mia comunità, che nonostante sia, grazie ai sacrifici dei miei concittadini, Covid-free paga un danno di immagine di enormi dimensioni per colpa di scelte governative non condivise con l’Amministrazione comunale”, conclude Ida Carmina. (Adnkronos)