Migranti su nave Diciotti a Catania, Patronaggio: “Quasi tutti affetti da scabbia, nessuna interferenza col governo”

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Nessuno scontro con la politica e il governo, ma l’apertura di un fascicolo era “necessaria” per compiere una ispezione sulla nave Diciotti, su cui c’è “una realtà devastante”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.

Nessuna “interferenza” contro il governo, assicura Patronaggio. “Assolutamente no. Per fare un’ispezione – precisa il magistrato – era tecnicamente necessaria l’apertura del fascicolo per sequestro di persona e arresto illegale. Ma la valutazione tecnico giuridica e l’individuazione degli eventuali responsabili è complessa e mi riservo ogni ulteriore decisione da adottare dopo le indagini che ho delegato alla Guardia costiera”.

Patronaggio spiega che “ci sono diversi livelli. Abbiamo cominciato a indagare con gli ufficiali di Porto Empedocle e ci sono contatti con altri livelli del corpo. Ma va dato atto al personale della Diciotti di operare perché la permanenza a bordo sia la meno dolorosa possibile”.

“La politica e l’alta amministrazione – precisa Patronaggio – sono libere di prendere le scelte che ritengono opportune. Alla magistratura resta la valutazione giuridica di quanto avviene, su sfere e ambiti diversi. Ovviamente qualsiasi limitazione della libertà personale deve fare i conti con norme e regole della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, della Costituzione, del Codice penale e del Codice di procedura penale. Non si scappa”.

Nel suo sopralluogo sulla nave, racconta Patronaggio, “ho constatato che sono quasi tutti affetti da scabbia. Una realtà devastante, a cominciare dai cattivi odori che ti restano addosso. Mi ha accompagnato un appuntato che non era mai stato a contatto con questa realtà. Sconvolto. “Dottore dal vivo cambia tutto, non è come si legge sui giornali…”. Ha ragione”.

Per quanto riguarda l’indagine, spiega Patronaggio, “ho acquisito i report sanitari che studieremo in questi giorni. E c’è pure un grosso problema relativo ai minori non accompagnati. Ne ho trovati 29, compresa una ragazzina. Ecco perché condivido la preoccupazione e l’appello lanciato dalla presidente del Tribunale dei minori di Catania sulla necessità di assicurare rapidamente a questi giovani accoglienza e cure adeguate a terra”.

Il procuratore, infine, spiega che la Procura di Agrigento non perde la competenza sull’inchiesta dopo il trasferimento della Diciotti a Catania: “Non si perde anche perché sequestro di persona e arresto illegale sono reati permanenti”. (ask@news)