Movida: Tar Palermo sospende l’ordinanza di Orlando su chiusure e alcolici

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I giudici del Tar di Palermo hanno sospeso l’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando che aveva imposto a tutti i locali di Palermo il divieto di vendita di cibi e bevande a mezzanotte e mezza e la chiusura delle attività all’una.

Il provvedimento è stato adottato dal sindaco per contrastare assembramenti e movida selvaggia. Nei fine settimana la chiusura era posticipata di mezzora. Subito dopo i titolari avevano deciso di proporre ricorso al Tar affidandosi agli avvocati Angelo Vassallo, Giuliana Sapienza e Sandro Di Carlo. Accogliendo le tesi avanzate dai legali, il presidente della seconda sezione del Tar di Palermo, Nicola Maisano, con un decreto, ha affermato che “il provvedimento impugnato introduce significative limitazioni allo svolgimento di attività che godono di copertura costituzionale, libertà individuale e libertà di attività economica, e che lo strumento utilizzato dal Comune di Palermo non appare in linea di principio adeguato alla tutela dell’interesse che ha determinato l’adozione del provvedimento impugnato”.

Tra i promotori del ricorso al Tar c’era anche il consigliere comunale e presidente della VI commissione Ottavio Zacco. “La sospensiva della scellerata ordinanza emanata dal sindaco di Palermo – dice Zacco – come contrasto alla movida selvaggia è un ulteriore segnale della deriva politica-amministrativa che sta attraversando la nostra città”.

“Prendo atto della decisione del Tar di sospendere l’ordinanza sindacale sulla movida, che era stata adottata di concerto con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica (Cosp). Motivo in più per invitare i cittadini alla massima prudenza e al continuo rispetto delle regole, cosi’ come alla vaccinazione che sta dando ottimi risultati nel contrastare la diffusione del virus. Allo stesso tempo non posso che ribadire il mio ringraziamento a quanti fra polizia municipale e forze dell’ordine, sono e saranno impegnati per continuare l’azione di contrasto ad ogni forma di illegalità e violenza”. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando commentando la decisione del Tar di sospendere l’ordinanza sindacale sulla movida.

“La decisione del Tar di sospendere l’ordinanza del sindaco di Palermo sulla movida, su ricorso delle attività commerciali, è la dimostrazione di quanto l’amministrazione comunale abbia perso la bussola”. Lo dice il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici.

“In estate e all’inizio di una possibile ripresa economica – aggiunge – gli imprenditori palermitani sono costretti a destreggiarsi fra avvocati e carte bollate anziché pensare a rimettersi in carreggiata per non chiudere e non licenziare, difendendosi da ordinanze prive di ogni criterio. E’ l’ennesimo fallimento del sindaco che, su movida e mobilità, ha ancora una volta deciso di tirare dritto senza alcun confronto”.

Fa eco a Chinnici il capogruppo delle Lega Igor Gelarda: “I provvedimenti di Orlando sono inadeguati perché non si può ricreare o riproporre, anche parzialmente un lockdown in un momento come questo. Quella ordinanza rappresentava un danno per le attività produttive sane della città e costituzionalmente garantite. Al contrario bisogna intensificare i controlli soprattutto contro il fenomeno dell’abusivismo commerciale, ovvero servono regole e provvedimenti che dovrebbero essere condivisi con il tessuto produttivo della città”.