“Poteri straordinari” in tutta l’isola per l’emergenza rifiuti e limitatamente alla provincia di Palermo per la carenza idrica. E’ la richiesta che il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha avanzato, a Roma, al premier Paolo Gentiloni che “si è riservato di approfondire la questione con gli uffici competenti di Palazzo Chigi e del ministero dell’Ambiente, dando la sua disponibilità per individuare le soluzioni urgenti necessarie e prevedendo un aggiornamento a breve”.
Un incontro “cordiale”, come lo ha definito il governatore, durato circa un’ora, in cui Musumeci ha illustrato al capo del governo le problematiche relative alle due grandi emergenze della Sicilia, rifiuti e approvvigionamento idrico, che “fin dal primo giorno del suo insediamento, hanno avuto una priorità assoluta, a causa dei ritardi infrastrutturali ereditati dai precedenti esecutivi”.
Il presidente della Regione Musumeci ha mostrato preoccupazione soprattutto per la discarica di Bellolampo “che tra alcuni mesi risulterà completamente satura, aggravando ancora di più la già precaria situazione dei comuni siciliani e in particolare di quelli nel palermitano”.
“Il vertice a palazzo Chigi tra Gentiloni e Musumeci sui rifiuti si è risolto con un nulla di fatto: tutto rinviato a data da destinarsi. L’unica certezza, a due mesi dal suo insediamento del nuovo esecutivo regionale, è che il neo eletto Governatore ha illustrato al presidente del Consiglio una situazione che il M5s denuncia da tempo in materia di rifiuti e cioè assenza di impianti per la differenziata e di compostaggio e discariche al collasso”. Lo dicono i componenti della commissione Ambiente e territorio dell’Ars Giampiero Trizzino, Valentina Palmeri, Nuccio Di Paola e Stefania Campo, commentando l’esito del vertice romano tra il governatore siciliano Nello Musumeci e il premier Paolo Gentiloni sull’emergenza rifiuti in Sicilia.
“Come Musumeci ha ammesso – dicono i parlamentari – gli interventi per arginare l’emergenza rifiuti nell’Isola servono solo a tamponare la situazione ed evitare il collasso. Cosa che il M5s ripete come un mantra da tempo, invitando il Governo regionale ad un atto di responsabilità, ossia presentare in tempi strettissimi un nuovo piano rifiuti alla commissione di merito. Ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate”. “Registriamo che come i suoi predecessori da Cuffaro a Lombardo passando per Crocetta, anche Musumeci ha deciso di giocare la carta della dichiarazione dello stato di emergenza per fronteggiare una situazione insostenibile che si trascina da anni – dice il deputato regionale Gianpiero Trizzino – Ci chiediamo se Musumeci è certo che, a un mese dalle elezioni politiche, Gentiloni concederà poteri speciali insieme alla copertura economica necessaria a mettere in campo gli interventi tampone, che il presidente intende avviare ad esempio a Bellolampo, pur essendo consapevole che ampliare la sesta vasca servirà a fronteggiare la situazione solo per 3 mesi”.
“Invitiamo Musumeci – osserva il parlamentare – a spiegarci come può pretendere un impegno dalle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina per potenziare la differenziata, se la Regione non fornisce loro gli impianti per conferire le frazioni differenziate. Il Governo regionale la smetta di scaricare responsabilità della Regione sui comuni e proceda alla nomina del nuovo assessore. Siamo preoccupati e temiamo che a pagare siano solo i cittadini con l’aumento della tassa sui rifiuti – concludono i grillini – perché la diretta conseguenza della concessione di poteri speciali si traduce con un aumento della spesa di gestione dei costi per conferire i rifiuti”.