Ancora un naufragio al largo delle coste libiche. Come riferisce la portavoce dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni, i corpi di 11 migranti sono stati portati a riva in Libia oggi, dopo che una barca si è capovolta al largo della costa di Zawya. Dodici sopravvissuti sono stati trovati e riportati dalla guardia costiera.
Conferma l’Oim Libia: “Almeno 11 migranti sono annegati questa mattina quando un gommone si e’ capovolto al largo della costa di Zawya, mentre 12 sopravvissuti sono stati salvati dalla guardia costiera. La continua perdita di vite umane richiede un urgente cambiamento di approccio alla situazione in Libia e nel Mediterraneo centrale”.
Intanto due navi mercantili oggi sono state inviate dalla Guardia costiera italiana in soccorso di una barca, segnalata da un cittadino libico e da Alarm Phone, partita ieri sera da Zuara con 97 persone a bordo. Il barcone, in effetti, è stato avvistato da un velivolo Frontex alla deriva in area di responsabilità Sar libica.
La Guardia costiera libica, che ha assunto il coordinamento, ha inviato una propria motovedetta che non è riuscita a raggiungere il punto a causa di avverse condizioni meteo marine. E ha chiesto la collaborazione italiana al fine di dirottare i mercantili più vicini, secondo quanto previsto dalle convenzioni internazionali in materia ricerca e soccorso in mare. In azione un supply vessel e una petroliera.
Un moto veliero con a bordo una sessantina di migranti invece e’ stato intercettato da mezzi navali della GdF al largo del Capo di Leuca; a bordo anche 7 donne e 13 minori, alcuni dei quali molto piccoli. L’imbarcazione e’ stata condotta nel porto di Santa Maria Leuca dove i migranti sono stati soccorsi dai volontari della Croce Rossa e dai medici. E ieri la Guardia costiera tunisina è riuscita a salvare 172 migranti di nazionalità africana, che si trovavano in rotta verso le coste europee a bordo di un gommone, a nord di Zaouia.