“Ecco Luca Casarini, noto tra l’altro per aver aperto l’osteria ‘Allo sbirro morto’, pluripregiudicato, coccolato da Pd e sinistra (è stato consulente del governo Prodi), oggi alla guida del centro sociale galleggiante arrivato davanti a Lampedusa. E noi dovremmo cedere a questi personaggi? #portichiusi”. Lo scrive su facebook Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno.
La vicenda della nave Mare Jonio della Ong Mediterranea Saving Humans scuote i palazzi della politica. Il Viminale ha inibito l’attracco nei porti di tutta Italia e l’imbarcazione, con 49 migranti a bordo, è al momento alla fonda a Sud dell’isola di Lampedusa.
Il partito del ministro dell’Interno sospetta un legame tra questo e l’ormai prossimo voto in Parlamento su Salvini per il Caso Diciotti. “Questa nave Ong ha effettuato un soccorso a ridosso delle acque costiere libiche, e ci sono protocolli internazionali che prevedono che quelle persone siano riportate in Libia”, osserva il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari che nella discussione in Aula ha esplicitato così la questione: “Il dubbio che ci viene e che non possiamo tacere è la coincidenza temporale di questa iniziativa con il voto in Senato sull’autorizzazione a procedere sul caso Diciotti nei confronti di Salvini è quanto meno sospetta e la nostra etica e la nostra morale ci impediscono di tacere quando chi fa l’anima bella in nome del soccorso degli immigrati li utilizza per fare battaglie politiche”.
“Perché – ha incalzato l’esponente leghista – il signor Casarini dalla nave Ong ha detto che chiederà la mobilitazione nelle piazze se l’Italia non autorizzerà lo sbarco. Allora – ha concluso – chi li utilizza per fare politica non sono Salvini ne il governo ma chi lancia questa minaccia dalle acque territoriali libiche per fare una battaglia politica in vista del voto sulla Diciotti”.