“Alamia mi ha detto che conosceva Matteo Messina Denaro. Non fu solo Antonio a dirmi questa cosa, fu proprio Alamia che mi disse che lo conosceva. E’ in ragione di questa conoscenza tra i due che mi spiego perché i Lo Piccolo ogni volta che hanno tentato di sapere qualcosa di questa scomparsa, si sono poi fermati e hanno fatto un passo indietro”. E’ uno stralcio della testimonianza di Dario Lopez, socio di Antonio Maiorana, scomparso col figlio Stefano nel 2007, ai pm di Palermo che indagavano sulla sparizione dei due imprenditori.
La deposizione è riportata nella richiesta di archiviazione del pm Roberto Tartaglia che per il duplice delitto Maiorana aveva iscritto nel registro degli indagati l’imprenditore Francesco Paolo Alamia e il costruttore mafioso Giuseppe Di Maggio.
Nella ricostruzione degli inquirenti, Maiorana sarebbe stato eliminato perché ricattava Alamia minacciando di diffondere un video hard che lo riguardava. In cambio del silenzio avrebbe preteso la cessione delle quote della società Calliope. “E’ capitato più volte che Alamia mi dicesse di fermare la macchina per chiamare da una cabina telefonica per telefonate molto riservate”, ha aggiunto.
“La donna mi parlò di un rapporto molto confidenziale che la stessa aveva con un mafioso di Trapani, mi disse che era un mafioso “importantissimo” e che, se lei lo avesse chiesto, aveva un potere tale che avrebbe potuto risolvere qualsiasi problema”, ha raccontato uno dei testimoni al pm.
“Dal modo in cui ne parlava ritengo probabile che questa persona possa essere Matteo Messina Denaro – ha detto – Karina mi riferiva anche che il mafioso di Trapani aveva letteralmente perso la testa per lei e che le chiedeva insistentemente di essere la sua donna; aggiungeva anche che l’uomo per raggiungere questo obiettivo era disposto a tutto”.
“Non posso escludere – ha raccontato – che la scomparsa sia stata determinata proprio da una decisione dell’importante mafioso trapanese che avrebbe fatto tutto per averla come compagna. So che Karina aveva un rapporto di confidenza con Alamia, non so se a lui avesse detto della sua relazione ma lo ritengo molto probabile”.
Lopez venne arrestato il 15 novembre 2017 dai carabinieri per detenzione di arma clandestina. Sottoposto a interrogatorio, come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa dei Maiorana, a Lopez i carabinieri del reparto operativo, eseguendo una perquisizione nella sua abitazione, avevano trovato una pistola con matricola abrasa, 50 munizioni dello stesso calibro e altre 50 di calibro diverso. pertanto, era stato arrestato in flagranza per detenzione illegale di arma. (ANSA)