Operazione “Duty free” della Guardia di Finanza contro il contrabbando di sigarette, dieci arresti e cinque obblighi di firma tra Napoli e Palermo. L’indagine, che ha portato anche a un sequestro di beni per un milione e mezzo di euro, è stata condotta dalle fiamme gialle, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano.
Sette dei dieci arrestati sono finiti ai domiciliari, tre in carcere. Gli indagati nell’inchiesta, denominata “Duty Free”, sono complessivamente 28, di cui 19 risultano percettori del Reddito di cittadinanza. Tra le accuse anche quella di traffico di stupefacenti: in una occasione, infatti, è stato sequestrato anche un chilo di hashish.
“L’operazione Duty free dimostra l’attualità del contrabbando di sigarette nell’area palermitana, fenomeno illecito di prioritario interesse operativo per la Guardia di Finanza, quale polizia economica e finanziaria del Paese – ha commentato il comandante provinciale di Palermo della guardia di finanza Nicola Quintavalle Cecere -. L’azione di contrasto viene svolta sia mediante il quotidiano controllo economico del territorio in città e lungo le principali arterie stradali, che con una penetrante azione investigativa per individuare fornitori e grossisti come quella che ha portato agli arresti e sequestri eseguiti oggi”.
“Le quantità di tabacchi trattate, l’ampia disponibilità finanziaria, la pluralità degli episodi, l’intensa e costante attività di pianificazione dell’attività criminosa dimostrano che questa tipologia di attività illecita c’è ancora e a grandi livelli, il lockdown a volte favorisce anche certe attività illecite” – ha aggiunto il comandante del Gruppo di Palermo Alessandro Coscarelli.