Palermo: 60 detenuti di Pagliarelli a scuola di pasticceria, con “Sprigioniamo sapori”

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Imparare la millenaria arte della pasticceria siciliana, dando in mano i suoi segreti a 60 uomini e donne detenute, su 120 selezionati, coordinati da Salvatore Cappello, un marchio che richiama a un mondo pieno di dolcezza. Sarà presentato mercoledì 12, alle 10, nel teatro della casa circondariale Pagliarelli – Antonio Lorusso,  il progetto “Sprigioniamo saporti”, finanziato  nell’ambito dell’ Avviso 10/2016  dal Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali.
Un percorso, gestito dall’Associazione “I.D.EA.” presieduta da Fabrizio Fascella, in partenariato con l’associazione “Orizzonti Onlus” e la pasticceria Cappello. Attraverso varie attività come orientamento, formazione, laboratori e tirocini si punta a favorire il cambiamento nei detenuti per permettere un loro reale reinserimento nella società civile.
“Abbiamo fatto la selezione, e siamo nella fase di formazione – spiega Aurelia Granà, direttore di progetto -. In tutto saranno 600 ore di formazione distribuite in vari step. Acquisiranno tutti una formazione spendibile a livello europeo. Alcuni di loro cominceranno il tirocinio con l’impresa simulata in carcere, ovviamente retribuiti. Coloro che usciranno a breve, grazie alle associazioni di categoria del settore pasticceria che stanno partecipando al progetto, potrebbero anche trovare immediata collocazione nel mondo del lavoro”.