I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto emesso d’urgenza con il quale è stato disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma di circa 223 mila, “quale profitto dei reati di abuso d’ufficio, accesso abusivo ai sistemi informatici dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e frode informatica” ipotizzati nei confronti dell’ex funzionario dell’Inps A.N., palermitano di 67 anni.
Una preliminare indagine interna condotta dall’Inps “aveva fatto emergere indici di anomalia nelle ”lavorazioni” svolte dal funzionario, con conseguente segnalazione alla locale Procura della Repubblica.
Le Fiamme Gialle palermitane hanno conseguentemente svolto mirate indagini per verificare le attività compiute dal funzionario pubblico nel periodo tra il 2011 ed il 2015 su pratiche relative ad ”abbandono e sospensione dei crediti previdenziali”.
Gli approfondimenti investigativi, svolti anche mediante indagini finanziarie, hanno “consentito di rilevare condotte illecite poste in essere dal dipendente pubblico, il quale ha svolto una serie di ”lavorazioni” anomale di pratiche relative ad ”abbandono e sospensione di crediti previdenziali” nonché di ”sgravi contributivi”, consentendo ad alcune aziende di ottenere indebiti benefici normativi e contributivi”.
In particolare, A.N., attraverso la variazione dei ”codici stato di lavorazione” e bypassando la prevista autorizzazione del direttore di sede, ha alterato i fascicoli di 13 aziende, cancellando con motivazioni infondate e surrettizie i loro debiti previdenziali e determinando di fatto un ammanco nelle casse dell’Inps. Ed è stato proprio l’utilizzo dei sistemi informatici al di fuori dei canoni e delle mansioni attribuite al dipendente che ha fatto scattare i controlli.