Seconda denuncia-querela, nel giro di un mese, da parte del capo gruppo in Consiglio comunale di Sinistra Comune, Giusto Catania nei confronti nei confronti dei componenti del Movimento 5 Stelle Palermo, dei responsabili della pagina Facebook denominata “MoVimento 5 Stelle Palermo”.
La vicenda parte lo scorso 10 ottobre quando durante i lavori a Sala delle Lapidi sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle Palermo è apparso un post, dal titolo “però il gettone se lo sono messo in tasca”, in cui si dichiara che tutti i componenti della maggioranza erano assenti. “Il post sosteneva – spiega Catania – che i componenti della maggioranza sono stati presenti per un solo minuto della seduta, senza aver svolto alcuna attività, elencando tutti i nomi dei consiglieri di maggioranza con accanto la dicitura assente. Alla fine dell’elenco vi è una ulteriore specificazione riferita a me: “Giusto Catania (capogruppo SC) solo ieri accusava l’opposizione di mera propaganda, invitandola a evitare ostruzionismo e a non rallentare i lavori d’aula per l’approvazione del bilancio. Ma mai avremmo potuto immaginare che si potesse essere capaci di fare propaganda un giorno e ostruzionismo alla propaganda il giorno successivo! Assente”.
Quel post, tuttora presente sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle Palermo, a oggi ha ricevuto 167 “like”, 61 commenti e 181 condivisioni, in continuo aumento. Ma Catania ha dimostrato con il verbale di quel giorno che la seduta era stata aperta alle 10.02 con 16 presenze, la presenza dei consiglieri della maggioranza appunto. Seduta sospesa in attesa dell’arrivo in aula dell’assessore al Bilancio e del ragioniere generale e riunione di maggioranza anche alla ripresa dei lavori “per continuare il confronto con l’assessore e il ragioniere generale – spiega Catania – sulla relazione del ragioniere per fornire controdeduzioni alla relazione dei revisori. Riunione di cui era a conoscenza anche la minoranza. Nonostante ciò, i consiglieri del Movimento 5 Stelle Palermo hanno mistificato la realtà, descrivendo la situazione come assenza dei consiglieri di maggioranza, che avrebbero partecipato ad una seduta di consiglio durata un minuto e che per quella partecipazione avrebbero comunque intascato il gettone di presenza”.
“Una descrizione falsa della realtà, pubblicata su Facebook nella pagina uffciale del gruppo 5 Stelle Palermo – aggiunge Giusto Catania – che ha scatenato decine e decine di commenti offensivi, oltre che alla condivisione per quasi 200 volte del post offensivo e mistificatorio”.
Commenti pesanti con tanto di autori come: “Basta Orlando, basta maggioranza prezzolati, basta gente che non ha le palle, basta uomini e donne che si mettono proni, per un meschino gettone di presenza. Basta sindaco basta giunta comunale”; “Sono solo figure di merda”; “Solo una massa di ladri buffoni. Andassero a lavorare la terra”; “Maledetti”, “Fate schifo”, “ Che possano rimanere stecchiti” ed anche violenti “Quannu l’incuntrati pi strata spaccaticci i ammi”.
“Sono solo un campione dei commenti violenti ed offensivi – prosegue Catania nella denuncia – e sono ancora visibili a tutti nella pagina Facebook, non essendo stati rimossi dai responsabili della pagina del Movimento 5 Stelle Palermo. Voglio mistificare la realtà dei fatti per screditare l’operato dei consiglieri di maggioranza. E’ un fatto grave perché si tratta di una vera e propria attività di istigazione di un pubblico numeroso come quello che accede alla pagina Facebook pubblica del Movimento 5 Stelle Palermo. In questo modo, si genera un clima ostile nei confronti delle persone indicate e di grave delegittimazione dell’istituzione. Sono molto preoccupato – conclude Catania – anche per mia incolumità”.