Hanno preso il via, a Palermo, i lavori di recupero conservativo della cappella del Santissimo Crocifisso, all’interno della Chiesa di San Domenico. Il luogo sacro è stato scelto per accogliere le spoglie dell’ex assessore regionale Sebastiano Tusa, scomparso il 10 marzo 2019 in un incidente aereo in Etiopia.
L’intervento, che dovrebbe concludersi a novembre, è eseguito dalla Icoser, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto. L’opera si svolge sotto la direzione di alcuni restauratori dell’Ufficio per la progettazione della Regione Siciliana.
In meno di un anno, l’Ufficio progetti, voluto dal presidente Nello Musumeci e diretto dall’ingegnere Leonardo Santoro, ha portato a termine tutte le procedure necessarie a ripristinare le strutture murarie della cappella, la pavimentazione marmorea e una serie di opere scultoree di grande pregio, visibilmente compromesse dall’umidità, oltre alle quattro tele settecentesche che compongono il sistema scenografico dell’altare.
“Procediamo a grande ritmo – sottolinea il governatore – affinché l’urna contenente le ceneri del compianto Sebastiano Tusa possa essere definitivamente collocata nel posto più degno per un uomo che a questa terra ha dedicato la propria inesauribile passione e tutto il proprio sapere”. L’urna sarà contenuta in una stele funeraria di marmo che sarà realizzata dall’artista palermitano Michele Canzoneri.