A 25 anni è già una certezza nel suo club e nella nazionale costaricana. Da tempo, è nel mirino del Palermo che che vorrebbe puntare su di lui per riformare in Serie A la coppia difensiva del Costa Rica Duarte-Gonzalez. Oscart Duarte, difensore del Club Brugge in Belgio, è stato intervistato in esclusiva da Mediagol.it.
“Sono un difensore intelligente, che legge bene la gara e che va giocando nella posizione migliore. Faccio anche qualche gol, anzi sono abituato a trovare la via della rete – ha aggiunto Duarte -. Posso giocare sia a destra che a sinistra, come centrale o davanti la difesa. Sono forte e ho la potenza in uscita. Come detto, cerco il gol quando ne ho la possibilità. Penso di avere quello che è necessario per giocare un calcio fisico”.
“In difesa ho avuto modo di giocare in diverse posizioni – ha proseguito Duarte -. In nazionale sono stato schierato negli ultimi anni in una difesa a 5, ma prima anche in una a 4. Una duttilità che mi è stata richiesta anche nel Bruges, con la cui maglia ho giocato sia a 4 che a 5. Ho giocato in qualunque posizione, ma più passa il tempo più si ha la possibilità di lavorare per affinare gli schemi difensivi. Io non ho preferenze legate al modulo, l’importante è lavorare su quel sistema di gioco per migliorare tutti insieme”.
Quale giocatore vorresti emulare nella tua carriera, qual è il tuo modello? “Ogni giocatore ha un proprio modello – ha risposto Duarte e Mediagol.it -. Forse all’inizio per me poteva essere Cannavaro. In realtà, però, mi ha sempre colpito il modo di giocare di Piquè per il modo in cui sta in campo e per come legge la gara. Io prendo appunti guardando le prestazioni sue e degli altri difensori maggiormente stimati. C’è sempre qualcosa da imparare da campioni come questi. L’obiettivo è apprendere qualcosina da tutti e farla propria”.
“Spesso mi è capitato di giocare contro attaccanti stellari, tra questi Cavani, Suarez, Rooney in occasione dell’ultimo Mondiale – ha detto Duarte a Mediagol.it -. Inoltre, ricordo una Coppa America di qualche anno fa: in quella circostanza, avevo di fronte centravanti del calibro di Falcao e Messi. Eppure, ho fatto il mio lavoro, mi sono preparato al meglio per farmi trovare pronto per la soddisfazione del tecnico. Il mio mister mi aveva chiesto un tipo di gioco e io ho cercato di mettere sul campo le sue indicazioni. E feci bene, perché riuscii a tenere testa a gente come Messi e Falcao”.
L’amore per la nazionale. “Per me è un onore vestire la maglia della Costa Rica e rappresentare il mio Paese – ha precisato Duarte -. Con la maglia della nazionale ho legato il mio ricordo professionale più bello con il gol all’Uruguay. Credo che segnare in un mondiale sia qualcosa di unico e quel gol ha segnato la mia vita”.
Il futuro di Oscar. “Il mio ultimo anno è stato ricco di soddisfazioni. L’intenzione è sempre quella di migliorarsi. Abbiamo fatto un buon cammino in Europa League e la mia stagione è stata esaltante – ha detto a Mediagol.it -. Certo, mi piacerebbe misurarmi in un campionato come la Serie A o poter giocare in Europa, che sia l’Europa League o la Champions. Chiaramente non c’è fretta. Ho 25 anni e posso ancora fare tutto”.