
Pizza napoletana: Attilio Albachiara, 41 anni, due volte primo ai campionati mondiali di pizza S.G.T. (Specialità Tradizionale Garantita) nel 2011 e nel 2015, è salito in cattedra a Palermo a “La Braciera in villa” per un master gratuito di teoria e pratica sulla vera Pizza napoletana. Il termine Specialità Tradizionale Garantita, più noto con l’acronimo STG, è un marchio di origine introdotto dall’Unione europea volto a tutelare produzioni che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali.
Lievitazione naturale, utilizzo di prodotti freschi e di pomodoro di alta qualità, il forno giusto, ecco gli ingredienti di una pizza napoletana al top. Attilio Albachiara ha condiviso con una quarantina di pizzaioli palermitani le sue conoscenze sulle tecniche di impasti con diverse tipologie di farina e la sua esperienza sui diversi metodi di cottura della pizza e delle tecniche di costruzione dei forni sia a gas che a legna. “Usiamo pomodoro San Marzano dop, mozzarella dei caseifici campani che producono tutti ottimi prodotti mentre per l’olio abbiamo un nostro prodotto di qualità e di nicchia”, spiega Albachiara.
Nato e cresciuto con la pizza, il papà Andrea e la mamma di Filomena Piscopo, nel 1978 aprirono un ristorante–pizzeria nel rione Gravina di Acerra, la sua città, che successivamente nel 1987 decisero di spostare nella zona del corso Vittorio Emanuele creando la nuova pizzeria “La dolce vita”. Ma andando ancora più indietro negli anni, il nonno Attilio e la nonna Antonietta erano già abili commercianti dal 1959 con il “Bar del commercio” e nel 1962 ampliarono l’attività con il ristorante-pizzeria Pulcinella, sempre sul corso Vittorio Emanuele di Acerra.
Pulcinella, la maschera partenopea dal sorriso beffardo, la sua storia e soprattutto la sua origine va ricercata secondo una versione dei fatti ad Acerra, dove viveva il contadino Puccio d’Aniello o Paoluccio della Cerra che avrebbe ispirato il personaggio così come noi lo conosciamo e tante affinità tra la sua cucina e la sua arte.
Attilio Albachiara, dunque, è cresciuto tra commercio, tradizioni, passioni, cibo e ottima pizza, con i soliti semplici ingredienti acqua e farina, forno e legna. “Con il tempo – dice Attilio Albachiara – ho imparato a capire e a carpire i trucchi del mestiere, perché è chiaro che solo l’esperienza rende professionale un’arte come quella di saper fare la pizza”.
Presto Attilio diventa il primo pizzaiolo de “La Dolce vita” e poi nel 2003 rifà il look al locale che diventa la pizzeria “Da Attilio”. In una zona circondata da tanti problemi spicca il fervore che anima la passione che Attilio mette nel suo lavoro, tutti parlano ad Acerra della sua pizza. Attilio di dedica alla pizza anima e corpo con costanza e competenza fino a competere in vari trofei anche a livello mondiale. Diventa campione del mondo nella sua Napoli nel 2011 e anche a Parma nel 2015.
“Sono contentissimo che quaranta giovani pizzaioli palermitani mi hanno dato la grande opportunità di essere loro ospite e di aver potuto offrire il mio bagaglio di esperienza sulla pizza napoletana”. L’appuntamento palermitano di Attilio è stato realizzato grazie a La Braciera in villa di Antonio Cottone, per la seconda volta insignita coi tre spicchi del Gambero Rosso come migliore pizzeria siciliana, all’Associazione pizzaioli “Sicilian School of Pizza” del maestro Daniele Vaccarella e all’A.M.D. Associazione Mani D’Oro.