Polizia palermitana in lutto, muore a 30 anni Alberto Conforti, agente del commissariato Oreto-Stazione. Una giornata al mare, ad Altavilla Milicia, dopo aver fatto regolarmente il turno in Volante, poi la febbre alta la sera. Di mattina, lunedì, la corsa in ospedale e la morte improvvisa. Alberto Conforti se ne è andato in poche ore nell’età più bella.
Il ragazzo è morto al Policlinico di Palermo con i sanitari che non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte. Ad accompagnarlo in ospedale è stato il padre, Francesco, “Ciccio” per tutti, anche lui poliziotto, ora in pensione. Una famiglia di poliziotti, anche il fratello è in Polizia.
Alberto, un giovane pieno di vita, dopo il mare aveva in programma di uscire con i suoi amici, ma non se l’è sentita, ha detto al papà che si sentiva troppo stanco. La febbre era alta, sentiva un senso di spossatezza. Questa mattina la decisione di andare all’ospedale, le prime cure, una leggerissima ripresa, poi d’improvviso un malore dal quale non si è più ripreso.
Tra le ipotesi del decesso un sospetto caso di meningite o un ictus. A sciogliere ogni dubbio sarà l’autopsia disposta dal magistrato prevista per martedì mattina nell’Istituto di medicina legale del Policlinico, dove la salma è stata trasferita.
La bacheca di Alberto su Facebook – da cui è tratta la foto – è stata invasa di messaggi. Eccone tre. Santino: “Leggo e rileggo e stento ancora a crederci!! Non si può andare via così. Non è giusto! Ti ricorderò sempre col sorriso stampato in faccia”. un amico che si chiama Alberto: “Non ci posso credere!!! Adesso svegliati e alzati e dicci che ci hai preso a tutti per il culo e che è tutto uno scherzo!!!”. Claudia: Che dolore immenso aver appreso questa terribile notizia. Eri una persona speciale, con un cuore così grande che non riuscivi a non farti voler bene. Porta in paradiso un sorriso. Il sorriso che ti ha caratterizzato in questa tua breve vita. Non è giusto che sei andato via così. Riposa in pace Albi”.
Parenti, amici, colleghi tutti sconvolti e sotto shock non si spiegano le ragioni della perdita di un ragazzo sano che giocava a calcio e amava la vita. Ad alcuni suoi colleghi, che sono stati in contatto con lui, per precauzione sono stati fatti accertamenti e controlli clinici. L’esame autoptico accerterà la verità della morte di Alberto. Una morte a cui nessuno riesce ancora a credere. (r.g.)