Proposta choc di alcuni creativi di Milano, cancellare i reali dalla toponomastica italiana

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Cancellare i reali dalla toponomastica italiana

Cancellare i reali dalla toponomastica italiana per sostituirli con quelli di “persone che con talento e ingegno hanno dato lustro al Paese”. La singolare proposta arriva da alcuni creativi milanesi sulla scia del non sopito dibattito sull’opportunità di dedicare in città una via a Bettino Craxi a 20 anni dalla sua scomparsa e nell’imminenza del bicentenario della nascita del re Vittorio Emanuele che cade nel 2020.

Artisti, architetti, matematici e inventori o politici dovrebbero trovare spazio sui muri dei palazzi a indicare vie e piazze senza aspettare per forza che passino a miglior vita o che si debbano costruire nuovi quartieri relegandoli in posti periferici.

Davide Ciliberti, esperto di comunicazione della Purple & Noise, sembra non avere dubbi: “Eliminiamo, senza velleità di revisionismo storico -dice in una intervista all’agenzia di stampa Adnkronos- ma soltanto per un tema di anacronismo ed equilibrio le tantissime vie, piazze, statue dedicate ai reali, e magari cancelliamo anche qualche generale. Non credo sia essenziale nelle nostre città mantenere onorifiche titolazioni a re, regine e principi laddove peraltro il conferimento origina direttamente dalle proprie ‘corti’, più che per meriti”.

Secondo il creativo pubblicitario Luciano Nardi “A Milano, più che a Craxi, si dovrebbe discutere semmai titolare una piazza alla Creatività. Dove? Ad esempio nel nuovo quartiere di CityLife, e nello specifico dove è situata l’opera Coloris di Pascale Marthine Tayou, ovvero quel centinaio di pali metallici colorati e di un’altezza variabile tra i 6 e i 12 a rappresentare il planisfero terreste”.

Ma la proposta choc non si limita alla toponomastica milanese. “Io credo dice Nardi – che sono tanti i geni creativi che sia fondamentale omaggiare e ricordare, quali esempio per giovani e meno giovani: da Enzo Mari a Bruno Munari, Gabriele Basilico sino al pubblicitario Emanuele Pirella. E che dire di Enzo Jannacci, Dino Risi, GM Volonté, Lucia Bosé, Carla Fracci, Sergio Bonelli, Guido Crepax? Si pensi solo quanti di questi, col loro talento e ingegno hanno reso Milano ciò che è a livello mondiale”. (Nella foto la Galleria Vittorio Emanuele di Milano)