Sono complessivamente undici le persone coinvolte nel devastante crollo di Ravanusa, due donne sono state estratte vive dalle macerie. Mentre tre sono i morti accertati e sono in corso le ricerche di sei persone, quattro abitavano nella palazzina collassata a seguito dell’esplosione, e due – compresa una donna incinta al nono mese – erano andati a trovare dei parenti. La prima donna, spiegano i soccorritori dei vigili del fuoco, è stata individuata dopo 15 minuti dall’evento, alle 21, la seconda alle 23. La prima era incastrata tra due solai che erano collassati.
Questi i nomi dei componenti della famiglia che abitava nella palazzina crollata in seguito ad una fuga di gas. Al primo piano viveva Rosa Carmina, trovata viva tra le macerie. Al secondo piano c’era la cognata: Giuseppa Montana sopravvissuta. Al terzo erano in quattro: Angelo Carmina che risulta disperso, la moglie Enza Zagarrio che è morta, la nuora Selene Pagliarello incinta di nove mesi e il marito Giuseppe Carmina figlio della coppia. Entrambi sono dispersi. Al quarto piano c’erano Calogero Carmina, la moglie Liliana Minacori, e il figlio Giuseppe. Minacori.
La procura di Agrigento, intanto, ha aperto un fascicolo per i reati di “disastro colposo e omicidio colposo”. A riferirlo il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. “L’ipotesi privilegiata”, ha aggiunto, è quella di “una fuga di metano” che avrebbe provocato la devastazione. “Abbiamo posto sotto sequestro al termine di un primo sopralluogo un’area di 10 mila metri quadri”.