A Palermo nessun assalto ai Caf e nemmeno agli uffici postali, come molti prevedevano, per presentare la domanda per l’erogazione del reddito di cittadinanza. Negli uffici del capoluogo siciliano le attività si sono svolte regolarmente, con meno persone ad essersi presentate con i moduli di richiesta rispetto a quante immaginate alla vigilia.
“Lavoravo per un’azienda che si occupava di vendite e oggi sono qua perché da quattro anni ho perso il lavoro e confido molto sulla possibilità, grazie al reddito di cittadinanza, di essere ricollocato nel mercato del lavoro”. Lo dice Fabio Alfano, palermitano, 53 anni, che questa mattina ha presentato istanza di reddito di cittadinanza negli uffici Caf della Cisl di Palermo.
“La provvidenza economica che ci sarà erogata aiuterà molto – prosegue Alfano – visto che sono sposato, ho tre figli a carico, ma conto moltissimo sulla possibilità di ritrovare un lavoro. Non vedo l’ora di incontrare i famosi “navigator” per avere l’opportunità di rientrare a lavorare ed essere produttivo e proficuo per me, per la mia famiglia e per il nostro Paese”.
A metà mattinata una cinquantina di persone nella sede centrale Caf Cisl, in via Villa Heloise, ha presentato la domanda, oltre 20 soltanto per la richiesta di certificazione Isee, documento indispensabile per inoltrare la richiesta; ed ancora una cinquantina a Misilmeri e una trentina a Termini Imerese, nel palermitano.
“Se gli utenti hanno tutta la documentazione completa e corretta per istruire la pratica i nostri uffici impiegano circa 5, 10 minuti e viene inviata telematicamente all’Inps – spiega Girolamo Crivello, responsabile Caf Cisl Palermo – L’Inps a sua volta tramite sms o mail, nel giro di circa 15 giorni, comunica all’utente l’esito della valutazione dei documenti e poi gira le informazioni alle Poste per l’emissione della carta. Infine – conclude Crivello – le Poste informeranno l’utente che può ritirare la carta”.
Anche le Poste si sono organizzate con un calendario per evitare la ressa agli sportelli. Secondo il programma si chiede di rispettare l’ordine alfabetico: oggi solo le persone il cui cognome inizia per A e B, giovedì 7 marzo, toccherà alla lettera C, venerdì 8 marzo a D e F, sabato 9 marzo sarà la volta dei cognomi che cominciano con le lettere da G a K, lunedì 11 marzo L ed M, martedì 12 marzo da N a R. Infine, mercoledì 13 marzo toccherà ai cittadini il cui cognome inizia con le lettere da S a Z. Un avviso che va considerato esclusivamente come invito alla cittadinanza, con l’obiettivo di migliorare la ricezione delle domande.
Ad ogni modo, ogni giorno le istanze verranno comunque accettate tutte, a prescindere dal cognome del richiedente. All’interno degli uffici postali per garantire la massima privacy non c’è uno sportello dedicato così le persone che vogliono chiedere informazioni sul reddito di cittadinanza non vengono individuate. Stessa tranquillità nei Caf, con poche richieste di assistenza alla compilazione delle domande, e dove il personale è stato adeguatamente formato per fare fronte alle istanza dei cittadini sul tema del reddito di cittadinanza.
Ad oggi sono circa 181mila i nuclei familiari siciliani che, secondo Svimez, hanno diritto al sussidio. La richiesta può essere presentata alle Poste, nei Centri di assistenza fiscale oppure sul sito redditodicittadinanza.gov.it.