Dopo una lunga malattia Rita Borsellino si è spenta all’ospedale Civico di Palermo. Sorella del magistrato Paolo, europarlamentare del Partito democratico dal 2009 al 2014, aveva 73 anni.
Dopo la strage di via D’Amelio era diventata testimone in prima fila della lotta alla criminalità organizzata, impegnandosi attivamente nell’educazione alla legalità anche nelle scuole. Laureata in farmacia nel 1967, si era sposata nel 1969 ed aveva tre figli.
Nel 1995 era stata nominata vicepresidente dell’associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti, di cui era diventata presidente onoraria nel 2005. Con Libera ha contribuito in maniera determinante all’approvazione delle legge 109/96 sull’uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie.
Si deve anche a lei la nascita dell’iniziativa itinerante “La Carovana Antimafia”. Impegno sociale e attività politica vanno di pari passo nella vita di Rita Borsellino. Nel 2005 aveva intensificato il suo impegno in politica e accettato la proposta, avanzata dal centrosinistra, di candidarsi alla presidenza della Regione Siciliana nelle amministrative della primavera 2006.
Sostenuta da Rifondazione, Sdi, Versi, Pdci, Italia dei valori, e in un secondo momento dai Democratici di Sinistra, sfidò il governatore uscente Salvatore Cuffaro, candidato della Casa delle Libertà, che venne rieletto con il 53,08 per cento dei voti.
Alle Europee del 2009 si candidò nella circoscrizione Italia insulare come capolista del Partito Democratico e venne eletta con 229.971 preferenze.
Il 4 marzo 2012 Rita Borsellino perse le elezioni primarie del Centrosinistra, svolte per scegliere il candidato a Sindaco di Palermo. Nello stesso anno si sancisce la rottura con il Pd, partito con il quale era stata eletta alle Europee: in occasione delle elezioni regionali in Sicilia, infatti, decide di appoggiare il candidato di Sinistra Ecologia Libertà, Verdi, Federazione della Sinistra e Italia dei Valori, in contrapposizione al candidato del Partito Democratico e vincitore delle elezioni Rosario Crocetta.
Nel corso della sua vita ha partecipato ai documentari “Un’altra storia” e ”Na stranizza d’amuri’. Nel 2007 con il cantante Fabrizio Moro gira il video di “Pensa” diretto da Marco Risi.
La camera ardente sarà allestita da domattina nel bene confiscato alla mafia in via Bernini 52 e assegnato dal Comune al Centro Studi “Paolo Borsellino”. Lo ha concordato con i familiari e con i responsabili del Centro il sindaco Leoluca Orlando, che ha anche disposto la presenza del gonfalone della città.
Numerosissimi, intanto, messaggi di cordoglio giunti ai familiari. A ricordare l’impegno di Rita Borsellino è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma con lui esponenti di tutti tutti gli schieramenti politici, da Liberi e Uguali a Forza Italia, hanno voluto rendere omaggio alla sorella del giudice ucciso il 19 luglio del’92.