Sanità: al Policlinico di Palermo apre la nuova terapia intensiva no Covid

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Aperta la nuova terapia intensiva del Policlinico “Giaccone” di Palermo dotata di 17 posti letto. Nel pomeriggio sono entrati i primi pazienti all’interno del nuovo reparto realizzato nell’edificio di emergenza con i fondi assegnati dalla Struttura tecnica regionale per l’emergenza Covid coordinata dall’ingegnere Salvatore D’Urso. Lo scrive in una nota l’azienda universitaria. Al momento la terapia intensiva del Policlinico, diretta dal professore Antonello Giarratano, presidente nazionale della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva e componente del CTS Regionale, è destinata ad accogliere pazienti no Covid.

I posti saranno progressivamente resi disponibili fino a totale regime nelle prossime ore. Tra giovedì e venerdì l’intervento della ditta che ha eseguito i lavori, coordinata da D’Urso, ha permesso di individuare il problema presente sull’impianto di climatizzazione.

L’intervento, richiesto dall’azienda ospedaliera universitaria, si è reso necessario per risolvere alcuni problemi emersi durante le verifiche effettuate dopo la consegna dell’area da parte del soggetto attuatore avvenuta il 30 dicembre scorso.

L’Azienda Policlinico si era attivata subito per effettuare pulizie straordinarie, ordinarie, sanificazioni e tutti i controlli microclimatici, colture batteriologiche e campionamenti in aria ambiente, indispensabili per verificare che vi fossero tutte le condizioni igienico-sanitarie ottimali per aprire il reparto. Durante le indagini microbiologiche era stata riscontrata una inadeguatezza nel numero di ricambi di area.

Con l’intervento della ditta che ha realizzato l’impianto e che ne conosceva le caratteristiche il problema è stato superato e  l’impianto è in grado di erogare le portate necessarie. I nuovi rilievi microbiologi hanno dato esito positivo e il commissario straordinario dell’azienda Alessandro Caltagirone ha dato il via libera all’apertura della struttura.

“Gli interventi realizzati – sottolinea il Caltagirone – erano indispensabili per aprire in sicurezza e offrire ai pazienti gli standard previsti dalle norme per una terapia intensiva. Ringrazio il presidente Musumeci e l’ingegnere D’Urso per il supporto fornito per il superamento del problema”.