Sindaci e mamme, ma anche un Comitato civico, oggi scenderanno di nuovo in piazza per difendere la vita ed in particolare il Centro nascite dell’ospedale “Giglio” di Cefalù che, com’è noto, così come deciso dall’assessorato regionale alla Salute, deve chiudere i battenti il prossimo 30 aprile.
I primi cittadini e le mamme, alcune addirittura con il “pancione”, in prossimità di partorire, si ritroveranno questa mattina alle 10,30 in piazza Ottavio Ziino, davanti la sede dell’assessorato regionale alla Salute. Ci saranno tutti i nove sindaci dei Comuni delle basse Madonie che fanno parte del distretto socio-sanitario 43 (Cefalù, Castelbuono, Isnello, Pollina, San Mauro Castelverde, Lascari, Gratteri, Collesano e Campofelice di Roccella).
Com’è noto, giorni fa il Tar Sicilia ha bocciato il ricorso dei sindaci che avevano chiesto la sospensiva per la chiusura del Centro nascite che non raggiunge la sogna minima di 500 pari l’anno, così come previsto da una normativa nazionale. Nel 2014, il punto nascite dell’ospedale “Giglio”, invece si è fermato a quota 420.
Contro la chiusura della struttura nelle scorso settimane i cittadini di Cefalù e degli alri otto Comuni interessati avevano organizzato un corteo di protesta che si è poi concluso sul sagrato del duomo arabo-normanno.