Arrestato uno dei tre criminali albanesi sfuggiti alla cattura lo scorso 19 luglio nell’ambito dell’operazione Tunnel che ha sgominato un’organizzazione dedita al traffico di droga sull’asse Albania-Messina.
Dodici le persone raggiunte dalle misure cautelari nelle scorse settimane tra fiancheggiatori ed esponenti di spicco del gruppo criminale scoperto dagli investigatori della Squadra mobile di Messina.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della città dello Stretto, hanno fatto luce su una pericolosissima cellula che disponeva di armi, trafficava droga e per lo più operava nel quartiere popolare cittadino Mangialupi. Un gruppo formato da italiani e albanesi impegnati, con differenti ruoli e mansioni, nell’importazione di rilevanti quantitativi di stupefacente dai Balcani.
Nel corso del blitz tre stranieri di origine albanese, coinvolti a vario titolo nell’organizzazione, sono risultati irreperibili, ma sabato scorso la latitanza di uno di loro è terminata. Klaidi Kaca, 30 anni, è stato sorpreso al porto di Brindisi mentre stava per imbarcarsi sulla nave traghetto diretta in Albania.
Al Kaka nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Messina, viene contestato, oltre al diretto coinvolgimento in singoli episodi di spaccio, la partecipazione all’associazione per delinquere “finalizzata al recupero e successiva cessione a terzi di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana (…) Con l’aggravante di essere in numero superiore a dieci; della disponibilità di armi e di essere, taluni dei partecipi, dediti all’uso di sostanze stupefacenti”. Dopo la cattura, è stato condotto nel carcere di Brindisi.