Trionfa il No, dalla Sicilia al Friuli gli italiani hanno votato la “Renxit”

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Matteo Renzi

Gli italiani hanno votato la “Renxit”. La consultazione referendaria si è trasformata in un test sulla fiducia nel governo Renzi e per il premier è stata una catastrofe. Tenendo fede a quanto dichiarato all’inizio della campagna elettorale, che lui stesso aveva personalizzato, il presidente del Consiglio si è assunto la responsabilità del tonfo ed ha annunciato le sue dimissioni. Scelta apprezzabile ancorché inevitabile dopo la valanga di “No” che lo ha travolto.

Nessuno, nemmeno i più accesi avversari della riforma Boschi,  alla vigilia avrebbe scommesso su di una vittoria così netta. Praticamente un 60 a 40 con soltanto tra regioni, Trentino Alto Adige, Toscana ed Emilia, nelle quali ha prevalso il “Sì”, nelle altre il “No” ha avuto la meglio. In Sicilia il vantaggio del fronte del “No” è stato ancora più netto, un 70 a 30 che non lascia dubbi.

Da segnalare anche l’alta affluenza alle urne, segno che il quesito referendario è stato vissuto come l’occasione per votare pro o contro non soltanto una riforma, ma soprattutto il governo. E la “Renxit” è stato il logico epilogo d una vicenda, quella dell’ascesa di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, non corroborata da alcun viatico elettorale. Adesso la parola passa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dovrà guidare il Paese fuori dalle secche dell’ennesima crisi di governo.