Ztl a Palermo: i motivi del nuovo ricorso al Tar di cittadini, commercianti e associazioni di categoria contro il provvedimento sono stati presentati nel salone parrocchiale della Chiesa di Sant’Anna. Il ricorso è di fatto la prosecuzione del primo, accolto dal Tar ad aprile ma poi in parte respinto dal Cga in secondo grado. La giunta Orlando ha presentato una seconda versione della Ztl, che ha preso il via lo scorso 10 ottobre.
A spiegare i meccanismi di questa seconda impugnativa è stato l’avvocato Alessandro Dagnino, intervenuto all’incontro con i giornalisti insieme con la vicepresidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta, e al presidente dell’associazione “Vivo Civile”, Marcello Robotti, oltre che ad una nutrita rappresentanza dei commercianti del centro storico. Tra i ricorrenti, ci sono anche il comitato Bispensiero ma anche Confcommercio, Confartigianato, Confimprese, Confindustria.
“Questo – ha detto Dagnino – è un ricorso “per motivi aggiunti”, si pone cioè in prosecuzione, in continuazione con il ricorso originario. Abbiamo compiuto questa scelta perché soltanto in questo modo potevamo proseguire nella nostra idea di impugnare non solo le due delibere di giunta sulla Ztl ma anche la delibera del Consiglio comunale sul contratto di servizio dell’Amat. Per questo motivo potevano firmare questo secondo atto soltanto coloro che avevano già sottoscritto il primo. A proseguire, dunque, erano titolati circa 200 cittadini ma sono tornati a firmare in 70. Attraverso quello che, dal punto di vista tecnico, si chiama “atto di intervento”, poi, si sono aggiunti altri 330 cittadini per un totale di 400 circa, quindi il doppio rispetto al primo ricorso. Inoltre, si sono aggiunti in maniera separata altri due atti di intervento da parte, rispettivamente, di Confcommercio, da un lato, e delle altre associazioni di categoria guidate da Confartigianato, dall’altro lato, oltre ai Cobas”.
Al di là dei tecnicismi, che comunque rivelano come rispetto al primo ricorso il malumore nei confronti del provvedimento dell’amministrazione Orlando sia cresciuto, i ricorrenti hanno spiegato le motivazioni alla base dell’impugnativa: “Innanzitutto non si capisce a che titolo la giunta intervenga con due delibere che modificano quella del Consiglio comunale – ha detto Spallitta -. Le Ztl vengono introdotte con il contratto di servizio dell’Amat approvato dall’aula ma poi modificate dall’esecutivo cittadino. Poi riteniamo l’atto nullo perché non c’è il parere di regolarità contabile sul secondo provvedimento (la seconda versione della Ztl dopo la bocciatura del Tar, ndr). La prima Ztl (più estesa, dalla Stazione Centrale a Notarbartolo, mentre l’attuale arriva al Teatro Massimo, ndr) prevedeva incassi per 30 milioni, ora l’area interdetta alle auto inquinanti è più piccola: quanti sono gli incassi previsti? Non ci sono voci di bilancio in entrata né in uscita e non sappiamo come Comune o Amat intendano spendere questi soldi”.
“Ancora – ha aggiunto la Spallitta -, non ci sono tariffe proporzionate al grado di inquinamento. Le centraline che monitorano i livelli di inquinamento sono posizionate quasi tutte al di fuori del perimetro della Ztl e sono dotate di strumentazioni obsolete e non più a norma, tanto è vero che l’Arpa ha emanato un bando per sostituirle. Il Piano Generale del Traffico Urbano è scaduto e in assenza di aggiornamento non si possono introdurre Ztl se non in via sperimentale: questa doveva essere gratuita. Infine mancano i servizi: parcheggi, sufficienti mezzi di trasporto alternativi, infrastrutture di sostegno, revisione dei flussi di orientamento del traffico, nuovi marciapiedi”. Il ricorso sarà depositato tra martedì e mercoledì, la prima udienza del Tar è fissata per il 23 novembre. (ITALPRESS)