Chiesa, annullamento matrimoni: nasce tribunale interdiocesano di Sicilia

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corrado lorefice

Nuovo assetto al Tribunale Ecclesiastico Regionale siculo che si trasforma in Tribunale Interdiocesano, in seguito della riforma di Papa Francesco. Obiettivo del nuovo Tribunale è accelerare i processi di annullamento dei matrimoni.

“Il Tribunale che oggi viene inaugurato è un servizio ecclesiale delle diocesi che hanno aderito – ha spiegato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Orefice, in occasione della presentazione del Teis nella chiesa di San Basilio, a Palermo -. Il Papa ha dato a noi vescovi l’opportunità del cosiddetto processo breve, perché in alcuni casi la procedura (per l’annullamento dei matrimoni, ndr) si può semplificare. In questo modo potremo stare a contatto con la gente e con chi ha avuto alle spalle un fallimento matrimoniale. Il Papa chiede a noi vescovi di riappropriarci di quella vocazione originaria di essere anche giudici, di approcciare, cioè, chi è ferito dalla vita secondo la misura della misericordia di Gesù”.

Alla concelebrazione eucaristica hanno partecipato, oltre al nuovo vicario giudiziale del Tribunale, monsignor Antonino Legname, dell’arcidiocesi di Catania, tutti i Giudici e gli Operatori del Tribunale (Cancelliere, Difensori del Vincolo, Promotori di Giustizia, Patroni Stabili, Notai, Avvocati e Periti) che si occupano dei processi di nullità matrimoniale.

Il nuovo Tribunale Interdiocesano è stato costituito per dare seguito all’attuazione della riforma dei processi di nullità dei matrimoni, approvata da Papa Francesco con il Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus del 15 agosto 2015, ed entrato in vigore l’8 dicembre dello stesso anno. Il Papa ha chiesto che le singole diocesi si occupassero dei processi di nullità matrimoniale, ma non tutte avevano le competenze e il personale specializzato. Per questo motivo, le arcidiocesi di Palermo, Catania, Messina, Monreale, e le diocesi di Caltanissetta, Caltagirone, Cefalù, Trapani, Acireale, Mazara del Vallo, Patti, Piana degli Albanesi, Piazza Armerina e Ragusa si sono messe insieme e hanno fondato un unico Tribunale ecclesiastico che potrà applicare il processo breve. (ITALPRESS)