Ztl, la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio prende carta e penna e scrive al sindaco Leoluca Orlando: chiedendo di “sospendere immediatamente il provvedimento della Ztl fino a quando non si saranno trovate soluzioni alle incongruenze e alle storture e alla riscontrata inadeguata capacità di rilascio dei pass; estromettere dalla Ztl via Roma, perché strada d’attraversamento e di viabilità essenziale per la città; istituire un tavolo tecnico per raccogliere ed affrontare le soluzioni a tutte le criticità che stanno emergendo a seguito dell’attivazione della Ztl”. Richieste immediate ed urgenti che Confcommercio Palermo ha rivolto a Orlando a cinque giorni dal via alla Zona a Traffico Limitato in centro.
“Palermo – dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – non si può permettere il peso di un provvedimento come la Zona a Traffico Limitato che è francamente insostenibile. Noi questa “rivoluzione culturale” non ce la possiamo permettere. Abbiamo una importante parte della città, che vive e si nutre di attività commerciali, in ginocchio. E dopo cinque giorni fare un bilancio è una questione di coscienza. Forse si è sottovalutato l’impatto di questa ordinanza e adesso se ne vedono gli effetti assolutamente devastanti, catastrofici”.
“Di giorno il deserto e di notte il Far West – sottolinea Patrizia Di Dio -. Di giorno assistiamo impotenti a uno scenario spettrale, al deserto con strade come via Roma e limitrofe, negozi, persino posteggi, vuoti. Con i commercianti che non riescono ad incassare nemmeno le spese per aprire le loro attività e tutto intorno alla Ztl l’inferno, con la gente intrappolata nelle auto in code senza fine che brucia gas e tempo. Il traffico fuori dal perimetro è peggiorato moltissimo, a questo si aggiungono i cantieri le cui opere, per le quali stiamo versando lacrime e sangue, non sappiamo se vedranno mai la luce”.
“Dalla sera fino alla notte nel centro storico regna il caos – aggiunge Patrizia Di Dio – con i mezzi privati che scorazzano indisturbati. Non possiamo far passare il messaggio che di giorno non si inquina e di notte, invece, tutto è possibile. Non ha senso e non è accettabile. Così come non accettiamo che imprese e cittadini siano in ginocchio. La Ztl rischia di dare un colpo di grazia a una categoria già messa alle corde da una crisi senza precedenti. Non può esserci “rivoluzione culturale”, oltre che lotta all’inquinamento e tutela della salute pubblica, – aggiunge Di Dio – senza tenere conto della “vivibilità”, ovvero della sopravvivenza delle nostre imprese”.
“Nel provvedimento varato ci sono troppi errori – continua la presidente di Confcommercio – abbiamo raccolto in questi giorni numerose obiezioni sensate e assolutamente condivisibili sulle tante, troppe storture di un provvedimento che in tanti cominciano ad odiare. Non ritengo che sia giusto far pagare il conto a imprese e cittadini, che si sentono vessati da un’ordinanza che non tiene in conto le legittime necessità delle imprese di avere clienti che possano comprare. In questi giorni – osserva Patrizia Di Dio – è andato in fumo l’80 % del PIL giornaliero. Ma quale modello di città vivibile è quello in cui regna il mortorio di questi giorni? Quale dimensione umana senza la vitalità del commercio?”.
“Confcommercio Palermo – conclude Patrizia Di Dio – ha il dovere morale di dare risposte ai propri associati. In questi giorni abbiamo ascoltato con profonda frustrazione, senza poter dare risposte, la disperazione di colleghi e cittadini, con le lacrime agli occhi, che rischiano la chiusura e che non sanno come affrontare il domani”.