Si è conclusa, dopo circa tre ore di interrogatorio, l’udienza di convalida della comandante della nave Sea Watch 3 Carola Rackete. La gip Alessandra Vella si è riservata e deciderà entro martedì se convalidare l’arresto o scarcerare la giovane trentunenne arrestata sabato mattina con l’accusa di aver forzato il posto di blocco della Guardia di Finanza dopo aver portato in salvo i 40 migranti a bordo da due settimane. La Procura di Agrigento, rappresentata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e del pm Gloria Andreoli, ha chiesto la convalida dell’arresto e il divieto di dimora nella provincia di Agrigento.
Secondo quanto ha riferito il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, all’uscita dall’aula di udienza, Carola Rackete resterà agli arresti domiciliari in una abitazione di Agrigento e non di Lampedusa, nell’attesa della decisione del gip sulla richiesta di convalida.
“Non volevo colpire la motovedetta della Guardia di Finanza, credevo che si spostasse e me la sono trovata davanti. Non era mia intenzione colpirli”. Lo ha detto Carola Rackete al gip di Agrigento Alessandra Vella nel corso dell’udienza di convalida. Carola Rackete è uscita per qualche minuto in corridoio durante una pausa dell’interrogatorio. L’aula è stata presidiata dalle forze dell’ordine.