Le compravendite di immobili residenziali in Sicilia sono cresciute del 12,4% rispetto al 2015, attestandosi per il 2016 a 33.819. E’ il dato più significativo emerso durante la conferenza stampa che si è svolta oggi presso l’Agenzia delle Entrate della Sicilia, organizzata dal direttore regionale, Pasquale Stellacci, alla presenza del direttore centrale Osservatorio mercato immobiliare (OMI) e servizi estimativi, Gianni Guerrieri. Secondo le statistiche regionali OMI, infatti, il mercato residenziale siciliano è in netta ripresa e tutte le province presentano incrementi delle compravendite, con Catania (+20,3%), Ragusa (+19,9 %) e Messina (+17,7%) in testa. Seguono a ruota le province di Caltanissetta (+9,4%), Agrigento (+8,9%), Trapani (+8,2%), Palermo (+8%), Siracusa (+6,5%) ed Enna (+4,5%); trend positivo anche per tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Enna che registra una flessione di 18,3 punti percentuale.
L’analisi delle serie storiche sui volumi di compravendite in Sicilia evidenzia, dopo una crescita fino al 2005, un periodo di flessione per i 5 anni successivi: nel 2010, infatti, si registra una migliore tenuta del mercato nei capoluoghi, mentre le compravendite di abitazioni continuano a subire un ridimensionamento per i comuni minori. Nel 2012 è evidente, come nel resto d’Italia, il crollo generalizzato delle compravendite nell’isola, seguito ancora da una flessione nell’anno successivo. Nel 2014 si osserva la prima timida inversione di tendenza, che porta il mercato in una nuova fase di ripresa delle compravendite, sia per i capoluoghi, sia per i comuni in provincia. Nel 2016 le compravendite continuano a crescere in modo generalizzato per tutti i comuni, sebbene il livello sia ancora lontano rispetto alle quantità scambiate nel 2006.
La superficie media per unità abitativa compravenduta dei capoluoghi siciliani è pari a 106,7 m2, mentre su base provinciale le abitazioni misurano in media 109,9 m2. Gli immobili più venduti sono quelli di consistenza “media”, sia per i capoluoghi che per la provincia; tuttavia, rispetto agli anni precedenti, con riguardo alle intere province, la ripresa complessiva ha riguardato prioritariamente le abitazioni più “grandi” (oltre 7 vani catastali) con un incremento del 10,7%, mentre i monolocali registrano una variazione positiva più modesta pari a al 4,4%. Questo dato è ribaltato per i capoluoghi, in cui il maggiore rialzo è per i monolocali (+14,2%) a fronte di una crescita del 4,5% per le abitazioni di “grande” dimensione.
Le quotazioni degli immobili presentano un trend discendente rispetto al 2015 con un valore medio per le città capoluogo pari a 1.173 €/m2. Il calo più marcato dei prezzi ha interessato le città di Agrigento (-6,0%), Catania (-4,2%) e Palermo (-3,6%). Le quotazioni delle abitazioni in provincia sono più basse rispetto a quelle dei capoluoghi, attestandosi mediamente intorno a 788 €/m2. In linea generale, si registra una costante diminuzione dei prezzi delle abitazioni a partire dal 2012.
Si registra un rialzo delle compravendite del settore residenziale della provincia di Palermo, con un incremento dell’8% rispetto al 2015 (8.525 transazioni): l’80% degli immobili compravenduti è situato nel capoluogo e nei comuni della fascia costiera. La quotazione media provinciale del 2016 è 967 €/m2 (-3,1% rispetto all’anno precedente), mentre a Palermo tale valore è di 1.258 €/m2 (-3,6% a confronto con il 2015), sebbene sia una città che presenta forti oscillazioni del prezzo delle abitazioni nelle diverse macroaree urbane.