Regionali siciliane, Fava contro Toni Rizzotto. Ma l’autore dell’attacco contro il neo eletto deputato del centrodestra non è Claudio Fava, ma il quasi omonimo Gianni, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Lombardia.
Leghista doc, l’esponente della giunta Maroni è stato avversario del segretario federale Matteo Salvini durante le recenti primarie del Carroccio. E oggi non ha perso l’occasione per sparare a palle incatenate contro il leader padano. “In Sicilia siamo irrilevanti e destinati a rimanere irrilevanti”, e quello ottenuto nell’isola è “un risultato modesto” che dimostra come “non esistano altre leghe”, dunque “credo che dopo il risultato di domenica serva un ripensamento serio”, perché “non possiamo creare confusione” e “dobbiamo sempre più essere sindacato del Nord”.
Fava commenta l’esito della tornata regionale siciliana e riconosce il risultato leghista non esaltante, nonostante l’ottimo risultato della lista formata da Noi con Salvini e Fratelli d’Italia. “Se siamo pronti a smontare la nostra storia per avere Toni Rizzotto all’Ars di Palermo non sono d’accordo” – ha commentato Fava.
Il fatto che su quattro eletti tre siano meloniani e soltanto uno leghista non va proprio giù a Fava che riconosce come la vicenda del simbolo, che dovrebbe togliere la dicitura “Nord”, non è ancora definita.