Forestali ancora sul piede di guerra: sospesi per mancanza di fondi e si attende la delibera del Cipe che sblocca le somme

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Sospesi da oggi gli otto mila forestali palermitani sono scesi in piazza per partecipare alla manifestazione regionale di Flai, Fai, Uila indetta davanti a palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, in piazza Indipendenza.

In tutta la regione sono 15 mila i lavoratori sospesi dalle attività, perché la delibera del Cipe che destina al settore circa 88 milioni di euro non è stata perfezionata e i finanziamenti non arrivano. Oltre ai lavoratori di Palermo e provincia, nel capoluogo siciliano sono giunti oltre trenta pullman dalle province già colpite da provvedimenti di sospensione dei lavoratori: 13 da Catania, 8 da Siracusa 10 da Ragusa e 4 da Enna. Il traffico nella zona è andato in tilt. Sul posto le forze di polizia in assetto antisommossa.

Una storia che si ripete questa dei forestali che da oggi non lavorano per mancanza di liquidità nelle casse regionali, come alcune settimane fa. Sono 24.000 in tutto in Sicilia, 8.000 solo a Palermo. Si sono infatti esaurite le risorse stanziate con una norma-tampone approvata recentemente dall’Ars: ben 16 milioni appena sufficienti a finanziare nove giornate lavorative. 

“Da questa mattina non lavora più nessuno, è scattata la sospensione per tutti, per quelli dell’antincendio, per chi fa 78 giornate, per 101unisti e 151unisti – spiega il segretario della Flai Cgil di Palermo, Tonino Russo -. Resteremo in piazza fino alla riunione di giunta del pomeriggio. La situazione è diventata insostenibile e drammatica, questi lavoratori non completeranno le loro giornate, i 78ttisti hanno già perso 10 giornate. Per lo sciopero regionale proclamato dai sindacati, ci sono iniziative nei comuni, c’è fibrillazione ovunque, si parla di occupazioni che stanno scattando in varie paesi”.

I sindacati chiedono un incontro col presidente della Regione, Rosario Crocetta, e con l’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici. “Quello che chiediamo al governo è l’anticipo di una parte degli 88 milioni della delibera Cipe che servono per immettere al lavoro tutti – aggiunge il sindacalista -. Oltre a questo chiediamo che il governo trovi una soluzione per il 2016, di riordino del comparto e delle funzioni, partendo dal fatto che si tratta di un lavoro utile per la Regione siciliana, il cui territorio appare fortemente danneggiato dal dissesto idrogeologico di questi anni. E’ impensabile che nel 2016 per i forestali si ripeta di nuovo una tale via crucis”.

“La decisione di anticipare l’attuazione della delibera Cipe, avverte Cracolici, deve comunque essere preceduta dalla formale sottoscrizione della Presidenza del Consiglio, ancorché non registrata dalla Corte dei Conti”. (in collaborazione con Italpress)