I carabinieri della compagnia di Termini Imerese hanno arrestato quattro persone con l’accusa di furto aggravato, commesso all’interno della Centrale Termoelettrica “Ettore Majorana” nell’area dell’agglomerato industriale.
Nel corso di un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione di questo genere di reati, i militari dell’aliquota radiomobile, hanno notato due autovetture in sosta nei pressi della recinzione della struttura, nella zona di confine con l’ex stabilimento Fiat. Insospettiti i carabinieri hanno deciso di sistemarsi in una zona defilata e hanno richiesto l’ausilio di personale in abiti civili.
Dopo circa un’ora i militari hanno notato quattro soggetti che uscivano da un varco praticato nella recinzione metallica del perimetro della Centrale, trasportando delle matasse di cavo di rame. I quattro, dopo aver caricato la refurtiva nel vano portabagagli, si sono allontanati dall’area industriale ma sono stati bloccati dai carabinieri.
La perquisizione dell’auto ha consentito di rinvenire 150 chilogrammi di cavi in rame che erano stati tranciati dai quadri elettrici di uno degli impianti di erogazione, nonché una serie di strumenti ed oggetti atti allo scasso che sono stati pertanto posti sotto sequestro.
I quattro identificati sono stati condotti in caserma per gli accertamenti di rito e, su disposizione del P.M. di turno, dichiarati in stato di arresto e trattenuti presso le camere di sicurezza della compagnia di Termini Imerese in attesa del giudizio per direttissima che si è concluso con la convalida dell’arresto. Si tratta di Paolo e Vincenzo Di Fresco, di 29 e 40 anni; Francesco Romeo e Paolo Filippone, entrambi di 32 anni,