Partiti i lavori di restauro dell’Uscibene, il complesso monumentale di epoca normanna a monte della circonvallazione, tra le vie Villa Nave e Altarello, inglobato nella caotica espansione edilizia degli anni ’70.
Il progetto redatto dalla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali, per un importo di 635 mila euro, è stato finanziato dalla Regione siciliana con risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 “Patto per la Sicilia”, con decreto del dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
I lavori prevedono opere di consolidamento e di restauro, indagini archeologiche, impianti, opere di sistemazione esterna e del giardino. Si è aggiudicata i lavori l’impresa Hera Restauri srl di San Leucio del Sonnio (BN), per un importo netto contrattuale di 520.119,82 euro, e avrà 360 giorni di tempo per completare l’opera.
“Il progetto di restauro, che vede l’importante sinergia fra gli istituti regionali della Soprintendenza e del Museo Salinas, è finalizzato a una prima indagine conoscitiva delle strutture monumentali fuori e sotto terra – spiega la soprintendente Giuliano – Agli interventi di restauro e consolidamento si affiancheranno sistematicamente indagini condotte con la metodologia dello scavo archeologico e con l’assistenza degli specialisti della materia di entrambi gli istituti presenti permanentemente in cantiere”.
Il complesso monumentale si trova in una zona periferica della città, a monte della circonvallazione di viale della Regione siciliana. Il luogo oggi è conosciuto con la denominazione di fondo De Caro, dal nome della famiglia che dalla fine del XVIII secolo ha tenuto la proprietà del fondo agricolo su cui si elevano le strutture superstiti del cosiddetto castello dell’Uscibene.
Il complesso, di età ruggeriana, insieme alla Cuba, alla Zisa e al castello di Maredolce, aveva probabilmente la funzione di luogo di ristoro per il clero. Le porzioni superstiti monumentali, storicamente denominate cappella e sala della fontana, facenti parte del nucleo edilizio originario dell’Uscibene assieme ad aree verdi adiacenti, a seguito di espropri e della cessione a titolo gratuito della cappella sono divenute, tra gli anni 2015 e 2019, di proprietà del Demanio della Regione siciliana (ramo storico-artistico), attualmente affidate alla Soprintendenza di Palermo e prossimamente, secondo le disposizioni del governo regionale, saranno assegnate al museo archeologico Antonino Salinas, diretto da Caterina Greco.
Il riconoscimento da parte dell’Unesco del sito arabo-normanno di Palermo ha favorito la richiesta avanzata dalla Soprintendenza per l’inserimento del progetto di recupero delle strutture monumentali dell’Uscibene nella programmazione degli interventi finanziati nell’ambito del Patto per il Sud.