Legambiente affila le armi per la salvaguardia della spiaggia di Triscina. In una nota l’associazione ambientalista afferma: “impediremo qualunque tentativo di sanatorie più o meno mascherate. Chiediamo allo Stato di essere presente e pretendiamo il primo colpo di ruspa a Triscina. Castelvetrano è uno dei luoghi in Sicilia dove l’abusivismo è la normalità”.
“Un tipico esempio – dicono ancora gli esponenti di Legambiente – è Triscina, una lunga fascia costiera, di quasi 5 chilometri profonda circa 750 metri, ma con case, ville, piscine a meno di 30 metri dalla battigia. Ad oggi vi sarebbero almeno 90 edifici da abbattere in quanto abusivi ed insanabili. Un danno erariale immenso, la perdita di una delle più belle spiagge d’Europa, sabbia dorata a poche centinaia di metri dalle magnifiche rovine di Selinunte”.
“Nulla è stato fatto – proseguono da Legambiente – dalle amministrazioni comunali succedutesi dagli anni ’70 ad oggi, nessun atto amministrativo risolutivo da parte dei dirigenti degli Uffici comunali che in oltre 40 anni hanno visto innalzarsi costruzioni affastellate senza alcuna regola che non fosse quella della libera occupazione. Tutto ciò nella completa assenza dell’amministrazione regionale”.