I Carabinieri della Stazione di Bordonaro hanno arrestato per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia un 42enne messinese. La protagonista della vicenda aveva convissuto con il suo persecutore per quasi 15 anni, durante i quali aveva subito botte, umiliazioni e minacce. Il convivente le estorceva continuamente denaro con il quale si procurava la droga di cui era abituale assuntore e, quando la donna era impossibilitata a soddisfare le sue richieste, andava in escandescenza e l’aggrediva.
La decisione di troncare la relazione è stata presa solo quando si è materializzato il concreto pericolo di morire: il 42enne, incontrata per strada la sua compagna, le intimava di consegnargli lo scooter che si era comprata poco tempo prima. Le resistenze della donna lo mandavano su tutte le furie scatenando la reazione violenta: l’uomo butta la vittima a terra e comincia a colpirla violentemente con il casco che le aveva strappato di mano, urlando di volere un coltello per ammazzarla.
L’episodio non aveva conseguenze tragiche anche perchè la donna riusciva fortunatamente a scappare dal luogo dell’aggressione aiutata dal figlio. La violenza inaudita le ha aperto gli occhi e l’ha finalmente convinta a lasciare il suo aguzzino che però non ha accettato la fine della relazione. L’uomo ha continuato a renderle la vita un inferno con telefonate ad ogni ora del giorno e della notte, aggressioni, appostamenti e minacce anche al figlio ed agli anziani genitori.
Il padre della vittima più volte ha trovato l’ex genero sotto casa, una delle quali con un coltello in mano, avvisando nella circostanza la figlia di non rincasare senza chiamare i Carabinieri, che riuscivano a rintracciare l’uomo poco distante. I militari hanno ricostruito il clima di terrore in cui è stata costretta a vivere la donna che le ha ingenerato un perdurante stato d’ansia fino ad essere costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, arrivando addirittura a trasferirsi a vivere a casa di amici. Al 42enne è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. (ITALPRESS).