Da Nello Musumeci apertura alla Lega, ma condizionata. Il presidente della Regione, questa volta ha smesso i panni istituzionali per indossare nuovamente quelli di leader politico di #diventeràbellissima. E dal palco di piazza Verdi ha dettato ai suoi sostenitori la linea futura del movimento.
La Lega di Matteo Salvini, ha fatto intendere Nello Musumeci, può essere l’interlocutore politico nazionale, ma soltanto ad alcune condizioni.
“Dobbiamo essere la speranza per il popolo siciliano e meridionale che non sa più per chi votare in questa palude disarmante, in questa politica senza politica, svuotata di ideali, di regole, in questa democrazia senza governo e in questo governo senza sapore. Dobbiamo essere l’elemento di novità ecco perché al Sud vogliamo esserci per intercettare milioni di meridionali che hanno bisogno di sentirsi rappresentati – ha detto -. Il problema non è se essere amici della Lega o di altri partiti, decideremo tra qualche mese se costituire una federazione o un’alleanza”.
Sul tavolo di una possibile interlocuzione con la Lega, ma anche con gli altri partiti del centrodestra, Musumeci ha posto l’attenzione verso il Mezzogiorno, da tempo “scomparso dall’agenda politica dei governi nazionali”, ma non soltanto.
Il presidente della Regione siciliana non ha risparmiato attacchi all’esecutivo giallo-verde. Toninelli? “Una calamità nazionale”. Le politiche per lo sviluppo del M5S, “inesistenti”. E ancora: “Abbiamo chiesto al governo la defiscalizzazione dei prodotti petroliferi per i residenti in Sicilia. Oltre al danno la beffa, no. Ma su questi tema il M5s non parla e la sinistra neppure” – ha tuonato Musumeci.
Punti in comune ma anche differente sensibilità con la Lega rispetto al contrasto al l’immigrazione incontrollata. “Noi non siamo contrari a soccorrere questi ragazzi, perché siamo siciliani, perché siamo cristiani, perché pensiamo che il soccorso in mare non si debba negare a nessuno. Ma una cosa è il soccorso, altra cosa è l’accoglienza. Su quello servono risposte serie dall’Europa. I migranti – ha detto Musumeci – vanno spalmati su tutti i paesi perché la solidarietà non può essere un tema da conferenza per gli altri e per noi un obbligo quotidiano. L’Europa solidale dimostri di esserlo veramente e dimostri di non essere soltanto un progetto per ricchi”.
E in chiusura di comizio il presidente della Regione siciliana ha annunciato l’avvio di contatti e iniziative politiche con altri governatori di Regioni italiane.