Va bene la corsa ai regali, ma le feste di Natale sono anche pranzi e cene in famiglia. Un’occasione per ritrovarsi tutti insieme attorno alla tavola, cucinare qualche piatto più particolare del solito, prestando magari meno attenzione alla linea ma con un occhio comunque al portafoglio.
Secondo un’indagine di Confesercenti (realizzata tra il 13 e il 17 novembre), per la cena della vigilia e per il pranzo di Natale i palermitani spenderanno in media 107 euro, in linea con la media nazionale dei 110 euro. La maggior parte sceglierà di festeggiare a casa (77%) e solo un 5% opterà per un pranzo al ristorante. I locali di Palermo sono comunque quasi tutti pieni. Non tanto per il 24 sera, quando gran parte dei ristoratori ha scelto di rimanere chiusi e trascorre almeno la vigilia di Natale in famiglia, quanto il 25 a pranzo.
“Per le feste abbiamo registrato un trend positivo, in linea con quanto ci aspettavamo – dice all’Adnkronos Antonio Cottone, presidente di Ape (Associazione pubblici esercenti) Palermo e titolare del locale La Braciera -. Soprattutto per il pranzo di Natale, così come per la giornata dell’1 gennaio, sono tante le famiglie che scelgono il ristorante e abbiamo avuto anche tante richieste, circa un +30% rispetto agli scorsi anni, per cene aziendali nei giorni a cavallo fra Natale e Capodanno”.
La spesa media per un pranzo di Natale al ristorante oscilla tra i 35 e i 50 euro a persona – quest’ultima cifra per un menù a base di pesce – e tiene conto degli incrementi che i ristoratori devono fronteggiare in queste giornate nell’acquisto delle materie prime. “Circa un 20-30% in più per pescato e verdure – spiega Cottone – e per Capodanno, al mercato ortofrutticolo, i prezzi aumentano anche sino al 40%”.
Per quanto riguarda il menù, Palermo sembra abbandonare la tradizione, almeno fuori casa. Se, secondo i dati raccolti da Confesercenti, la sera della Vigilia e il giorno di Natale il 78% dei palermitani che festeggia a casa segue la regola del pesce a cena e della carne a pranzo, il rispetto della tradizione viene meno se si decide di andare al ristorante.
“La maggior parte delle richieste per il 25 – afferma il presidente di Ape Palermo – sono per piatti a base di pesce”. Il pesce trionfa anche per il Cenone di Capodanno e per il pranzo dell’1 gennaio. Il 68% dei palermitani (dati Confesercenti) aspetterà il nuovo anno in casa, che sia di parenti o di amici, e per la famiglia conta di spendere una media di 109 euro. I prezzi aumentano per chi decide di fare il veglione fuori, dove la media è di 80-90 euro a persona, per arrivare a 100 euro per un cenone a base di pesce. Qualche novità dal fronte di chi sceglie di festeggiare fuori casa.
“Solitamente le prenotazioni per il 31 riguardavano soprattutto gruppi – racconta Cottone – quest’anno invece abbiamo avuto tante richieste da nuclei familiari e sono di più anche le coppie che scelgono di aspettare il nuovo anno con un tete a tete”. (AdnKronos)