“Non do né voti né veti e giudico i governi alla scadenza, non alla partenza”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in un’intervista al settimanale L’Espresso. “Rilevo semplicemente – aggiunge Musumeci – che la geografia del centrodestra nel Paese non è la stessa del Parlamento. Vorrei che tutti ritrovassimo le ragioni che ci uniscono, non quelle che ci dividono”.
“Mi aspetterei da loro un rispetto istituzionale che per ora manca. Ma quando vado in campagna trovo negli insetti le risposte alle mie domande. Ascolto le cicale che non smettono di cantare, osservo le formiche che lavorano senza tregua per preparare la buona stagione e mi convinco che la politica di oggi funziona nello stesso modo”, afferma Nello Musumeci a proposito del Movimento 5 stelle.
Pontida? “Ci sono andato per rispetto del galateo e sul palco ho detto che il Nord senza il Sud non va da nessuna parte. Mi aspettavo qualche contestazione e invece ho avuto applausi fragorosi. Comunque se l’arcivescovo di Palermo mi invita a visitare il Seminario, io da persona educata ci vado, ma non per questo mi faccio prete”, dice sempre all’Espresso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Sul suo futuro, al termine dell’esperienza a Palazzo d’Orleans “non ci sono solo le elezioni”, assicura Nello Musumeci. “Mi occuperò – aggiunge Nello Musumeci – dei nostri giovani, che oggi sembrano tutti ricoverati in un orfanotrofio della politica, senza padri, senza riferimenti. Voglio essere la guida di una nuova generazione di siciliani”. (ITALPRESS)