Nicola De Felice: “La guerra a Tripoli è il fallimento delle iniziative Onu e Ue”

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nicola de felice
combattimenti a tripoli

Pubblichiamo il contributo dell’ammiraglio di divisione Nicola De Felice, già comandante di Marisicilia, sulla crisi libica in corso.

blocco navale

Ancora combattimenti alla porta di Tripoli. Dopo diversi attacchi aerei, le forze fedeli ad El Serraj hanno lanciato un’offensiva per riprendere alcune zone perdute di Ain Zara, avanzando verso sud da Camp Yarmouk e verso il ponte Al Swani/Zahra.
Durante i raid aerei, almeno a Souk al-Khamis, sono stati colpiti diversi bersagli civili. L’LNA del generale Haftar ha condotto nel pomeriggio di ieri  attacchi aerei di interdizione e contro depositi di munizioni, artiglierie e truppe nelle retrovie della GNA, la milizia lealista di Tripoli. Dopo alcuni progressi significativi, l’avanzata delle forze “fedeli alla GNA” è stata fermata fuori dalle aree residenziali.

Nel frattempo, Al Swani (26th Brigata di fanteria) e Camp Yarmouk sono stati riconquistati dai soldati di Haftar. Durante la notte scorsa l’LNA ha incrementato le operazioni aeree con gli elicotteri di attacco Mi-24/35 utilizzati per attaccare i bersagli in prima linea. Le Nazioni Unite hanno ridotto significativamente il personale a Tripoli. Gira voce che il rappresentante Salame stia per dimettersi.

La missione dell’UE in Libia e l’UEBAM sono già partite. I negoziati in corso tra LNA e Zintan/Zawia e tra le milizie Misurata e GNA /Tripoli si sono intensificati.
È sempre più probabile che nessuna parte sia in grado di ottenere vantaggi significativi.

Le forze fedeli al governo di Tripoli sono troppo deboli per respingere l’LNA che ha una potenza di fuoco superiore. Le armate del generale Khalifa Haftar, però, potranno essere in grado di riguadagnare l’iniziativa solo se diventerà disponibile un numero maggiore di truppe o se alcune delle forze “fedeli alla GNA” cambieranno bandiera.
Nicola De Felice – ammiraglio di divisione in ausiliaria