Circa 3000 persone hanno attraversato ieri il centro di Palermo partecipando alla Marcia per la Vita e la Famiglia.
L’evento, giunto al suo ottavo anno, intende ricordare il valore della persona umana e la centralità della sua prima naturale appendice: la famiglia. Hanno aderito ad esso 71 associazioni, e aggregazioni sociali di varia natura: religiosa, laica o culturale, raccolte nel Forum “Vita, Famiglia, Educazione”.
I partecipanti si sono concentrati a Piazza Crispi, dove il vicario episcopale don Calogero D’Ugo ha dato lettura del messaggio di incoraggiamento dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, a cui sono seguiti quelli di altri vescovi e pastori evangelici, tra gli altri quello di Massimo Gandolfini, organizzatore dei Family Day nazionali e di Virgina Coda, presidente della marcia nazionale per la vita.
Don Fortunato Di Noto dell’Associazione Meter, da anni impegnato contro la pedofilia, impossibilitato a presenziare quale testimonial, ha trasmesso anche lui un messaggio. Di seguito il pastore Elia Cascio della chiesa “Parola della Grazia”, ha richiamato il valore fondante della famiglia alla luce della Sacra Scrittura e della legge naturale.
Gli organizzatori della marcia hanno infine evidenziato le emergenze disattese dell’istituto familiare, soprattutto ai politici presenti: l’assessore regionale alla Cultura Roberto Lagalla e Raoul Russo in rappresentanza dell’assessore al Turismo Sandro Pappalardo. E poi gli onorevoli Carolina Varchi, Alessandro Aricò, Vincenzo Figuccia, Alessandro Pagano e l’assessore comunale Giuseppe Mattina.
Il corteo, corredato di slogan, canti, cartelli e striscioni, e accompagnato da una allegra banda musicale, è infine partito per concludersi dinnanzi al Teatro Massimo. Alla fine, i sacerdoti partecipanti hanno concelebrato una Santa Messa nella chiesa di Sant’Ignazio martire all’Olivella.