Omicidio a Furci Siculo: il reo confesso Antonio De Pace negativo a Coronavirus

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Antonio De Pace, 28 anni, reo confesso dell’omicidio della giovane compagna, Lorena Quaranta, 27 anni, nel lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto dopo il delitto aveva detto ai carabinieri di essere positivo al Coronavirus. Il dato è stato smentito dal tampone effettuato martedì. Lo rende noto la Procura di Messina che indaga sull’assassinio.

“Abbiamo eseguito il tampone sia sul ragazzo che sulla vittima – ha spiegato il procuratore di Messina Maurizio de Lucia -. Entrambi hanno dato esito negativo”. Antonio De Pace, di Vibo Valentia, oltre a studiare all’Università faceva l’infermiere a domicilio in diversi comuni, circostanza che ha indotto gli inquirenti a verificare immediatamente se fosse ammalato.

Antonio De Pace, che dopo aver strangolato la giovane al termine di una lite ha chiamato i carabinieri per confessare, avrebbe mentito più volte durante l’interrogatorio in cui non ha comunque spiegato cosa abbia provocato il raptus violento. I cellulari dei due ragazzi, entrambi studenti universitari, sono al vaglio degli inquirenti che ancora non hanno esaminato i tabulati. E’ falsa la circostanza che siano stati trovati sms che avrebbero suscitato la gelosia del giovane scatenando la lite.

Ai carabinieri della Compagnia di Taormina che indagano sulla vicenda, Antonio De Pace, in stato confusionale, avrebbe risposto agli investigatori di avere ammazzato Lorena perché l’accusava di aver trasmesso il coronavirus. L’avrebbe strangolata e poi ha tentato il suicidio usando un coltello per tagliarsi i polsi e la gola. Intorno alle 8 del mattino ha avvisato i carabinieri. Una versione che è al vaglio degli investigatori. Sono in corso accertamenti su cosa davvero abbia potuto provocare la lite tra i due giovani. I carabinieri stanno sentendo diverse persone e nel frattempo la procura ha chiesto al gip la convalida del fermo. Nel frattempo, le prime risposte su come è morta Lorena Quaranta le potrà fornire l’esame autoptico.

Lorena Quaranta avrà la laurea in Medicina. “Con gli amici ed i colleghi della nostra studentessa abbiamo parlato della possibilità di conferire la laurea in Medicina a Lorena e mi sono adoperato con gli uffici per istruire il percorso per arrivare all’approvazione della decisione da parte del Senato Accademico nei prossimi giorni”, ha affermato il rettore dell’università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, che, però, vuole “discutere con la famiglia di Lorena modi e tempi, in altri momenti meno convulsi anche se sempre di grande dolore”. “Tutta la comunità accademica – ha concluso il Rettore – in silenzio e con grande commozione sta piangendo una nostra brava studentessa che ricorderemo come merita non appena sarà possibile con la riservatezza che ci ha sempre contraddistinto”.