Palermo, bruciata l’auto di Chiara Natoli attivista di Libera che aveva guidato il corteo di giovedì scorso

0
1135

Giovedì scorso, in occasione della giornata in memoria delle vittime della mafia, aveva guidato il corteo organizzato da Libera a Palermo.

Il giorno dopo, nel cuore della notte, le hanno bruciato l’auto che era parcheggiata sotto casa. Vittima dell’atto intimidatorio è Chiara Natoli, la giovane attivista di Libera che era stata anche intervistata da Rai 3, come ricostruisce oggi il quotidiano La Repubblica.

“Ricordare le vittime della mafia – aveva dichiarato – vuol dire impegnarsi concretamente per i diritti e la giustizia sociale”. Poi l’attentato incendiario che ha distrutto la Nissan Pixo della giovane, avvenuto a pochi passi dalla caserma della Guardia di finanza che si trova nel popolare quartiere del Borgo Vecchio, di fronte al porto.

“Una sfida per tutti noi – ripete don Luigi Ciotti, fondatore di Libera – ma noi siamo molti di più. Giovedì, c’erano quasi ventimila studenti nel centro di Palermo, mentre venivano letti i nomi delle 1.011 vittime della mafia”.

E Chiara guidava la manifestazione. Sull’attentato sono in corso indagini della polizia che sta visionando le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona.

“Ringrazio tutti per la vicinanza e il sostegno – dice Chiara Natoli -. Le indagini sono in corso e nutro massima fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura che si stanno adoperando per individuare i responsabili. In particolare, ringrazio la dottoressa Antonella De Miro, prefetto di Palermo, che sin dalle prime ore mi ha espresso personalmente la vicinanza dello Stato. In attesa delle verifiche ribadisco che quelle fiamme non erano rivolte solo a me, ma colpiscono tutta Libera e i tantissimi che il 21 marzo sono stati con noi in piazza. Un Noi che a Palermo e in Sicilia sta facendo rifiorire una nuova primavera. Una primavera che nessuna incendio, nessuna intimidazione può fermare”, conclude Chiara Natoli.