Il pubblico può nuovamente ammirare la “Vittoria Alata”, famosa statua in bronzo realizzata da Antonio Ugo nel 1922. L’opera è stata restaurata su progetto di Mauro Sebastianelli. La “Vittoria Alata” attualmente è esposta in una sala di Palazzo Ajutamicristo, a Palermo, protetta da un’imponente impalcatura di tubi cilindrici in ferro.
Nella stessa sala si trova anche la “Pupa del Capo”, il mosaico (anche questo restaurato) che raffigura Demetra e che era incastonato nel palazzo Serenario, nel cuore del mercato palermitano del Capo.
La “Vittoria Alata” fu rubata nel febbraio del 2013 dal Palazzo delle Finanze, in corso Vittorio Emanuele, e venne tagliata in tre parti dai ladri che, probabilmente, avevano intenzione di fonderla. La polizia però riuscì a ritrovarla alcuni mesi dopo in un magazzino. Subito dopo scattò una gara di solidarietà per poter effettuare il restauro.
Nel maggio 2014, la “Settimana delle culture”, l’associazione “Amici dei musei siciliani” e “Insieme per Palermo” promossero un’asta di fotografie di Franco Sersale, raccogliendo oltre 4 mila euro per la riparazione della statua. Le foto, esposte all’Oratorio di San Lorenzo, facevano parte della mostra “Immagini di lontananze” che si era tenuta a Palazzo Ziino. Le tre parti dell’opera, dopo il ritrovamento, furono trasportate a palazzo Ajutamicristo, dove è stato avviato l’intervento di recupero a cantiere aperto.
Il progetto di restauro era stato presentato nel maggio scorso, alla presenza di Lina Gabriella Bellanca (soprintendente per i Beni culturali di Palermo), Gaetano Bongiovanni (Storico dell’Arte della Soprintendenza di Palermo), Gabriella Renier Filippone (Settimana delle culture), Bernardo Tortorici di Raffadali (presidente degli Amici dei Musei Siciliani) e dello stesso Mauro Sebastianelli, incaricato del restauro. Adesso si dovrà decidere la collocazione definitiva della statua.