In Italia la sterilità nella coppia è ormai un disagio sociale. Una su cinque non riesce ad avere figli in modo naturale mentre solo vent’anni fa la percentuale era la metà. Siamo tra i Paesi in Europa dove nascono meno bambini (1,39 per donna nel 2013) e tra quelli in cui l’età media delle donne al primo parto supera i 30 anni. Rispetto al 2012, le madri over 40 sono raddoppiate (dal 3,1% al 6,2% nel 2012) e particolarmente elevato è stato l’aumento delle quote di donne che avevano più di 40 anni quando è nato il loro primo figlio (passate dal 1,5% al 4%).
A lanciare l’allarme è il Ministero della Salute che però conferma anche un trend positivo per quanto riguarda la procreazione medicalmente assistita. I dati forniti dal Ministero relativi al 2014 parlano infatti di 70.589 coppie, di cui 2.960 solo in Puglia, trattate con tecniche di procreazione medicalmente assistita di primo, secondo e terzo livello grazie alle quali sono nati 12.658 bambini che rappresentano il 2,5% del totale dei nati in Italia nel 2014 (502.596 nati vivi, Fonte: ISTAT).
Dal Ministero confermano che la maggior parte dei trattamenti viene effettuata nei centri pubblici e privati convenzionati. Tra questi è presente anche l’Ospedale Santa Maria di Bari che con una media di 1.200 procedure di primo e secondo livello ogni anno, è considerato un centro di eccellenza e un punto di riferimento a livello nazionale per la procreazione medicalmente assistita.
Venerdì 8 e sabato 9 luglio, in occasione dei 25 anni di attività dell’ospedale, si terrà un convegno dedicato alla “Procreazione Medicalmente Assistita” di cui gli specialisti dell’Ospedale Santa Maria, il dottor Pasquale Totaro e la dottoressa Yoon Sung Cho sono gli ideatori nonché referenti scientifici. Ad aprire i lavori il saluto del dottor Giuseppe Speziale, Vicepresidente di GVM Care & Research. Parteciperanno al congresso circa 150 Medici (specialisti in Anestesia, Ematologia, Endocrinologia, Genetica, Ginecologia, Patologia clinica, Urologia), oltre a Biologi, Infermieri, Ostetriche e Tecnici sanitari che prenderanno parte ai lavori (per i quali sono anche previsti crediti ECM).Gianpiero Palermo, considerato il “pioniere dell’ICSI”, grazie al quale nel 1992 nacque il primo bambino al mondo con questa tecnica.