Realmonte: il sindaco blocca l’accesso alla Scala dei Turchi per tre mesi

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A seguito di crolli di rocce e detriti in un’area del versante Ovest di Punta Majata, meglio conosciuta come Scala dei Turchi, il sindaco di Realmonte, nell’agrigentino, Calogero Zicari, ha disposto l’interdizione all’accesso della Scala dei Turchi “finalizzata alla tutela della pubblica incolumità”.

La “limitazione ha la durata di tre mesi che dovranno servire per attivare un tavolo tecnico in grado di effettuare uno studio più approfondito della questione e proporre/attivare eventuali interventi di messa in sicurezza dell’area e mitigazione del rischio crolli. Della questione sono già a conoscenza i vertici della Regione Siciliana, che, con estrema celerità si sono attivati per la risoluzione della problematica, la Prefettura di Agrigento e gli uffici preposti alla salvaguardia, controllo e tutela del territorio a cui è stata inviata l’ordinanza”, si legge in una nota del sindaco.

L’associazione Mareamico “ringrazia il Presidente della Regione siciliana Musumeci per la sensibilità istituzionale mostrata nell’aver raccolto il nostro grido di allarme sulla grave situazione della Scala dei Turchi, convocando immediatamente una riunione, a palazzo d’Orleans”.

“Il Presidente ha capito benissimo quali sono i problemi della Scala dei Turchi: i mancati controlli dell’enorme flusso di visitatori, i rischi connessi alla pericolosità oggettiva del sito, le ricorrenti frane e la vicenda legata alla proprietà della scogliera – dice Mareamico – La Regione ha il dovere di proteggere questa bellezza paesaggistica e l’unico percorso per tutelarla dovrebbe essere quello di espropriare il bene! Avendo acquisito la titolarità della scogliera si potrà proseguire con ulteriori interventi di salvaguardia e messa in sicurezza nel settore ovest, che crea le maggiori preoccupazioni”.

“Sarebbe necessario anche che la famosa scogliera possa essere iscritta tra i monumenti naturali e, come auspicano tutti, inserita tra i siti patrimonio dell’Unesco – si legge ancora nella nota di Mareamico – In questi ultimi anni, mentre centinaia di migliaia di persone la visitavano in maniera incontrollata correndo grossi rischi, nulla si è fatto per regolamentare tali flussi e l’amministrazione comunale si è distinta per incapacità decisionale, anche perché un piccolo comune non ha la potenzialità economica per garantire un futuro dignitoso, per un sito di tale importanza. L’egoismo e l’istinto di possesso non devono prevalere sulla sopravvivenza di un gioiello paesaggistico come la Scala dei Turchi, che tutto il mondo ci invidia”.