Referendum in Sicilia, gli elettori hanno bocciato sia Renzi che Crocetta

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rosario crocetta
rosario crocetta

Il risultato del referendum in Sicilia è stato inequivocabile ed è suonato come una sonora bocciatura sia di Renzi che di Crocetta. Il No ha vinto con il 71,58 per cento e un milione 619.828 voti; il Sì si è fermato al 28,42 per cento, 642.980 consensi. Punte record per il No a Catania che sfiora il 75 per cento.

Anche Caltanissetta, assesta un sonoro schiaffo al presidente della Regione ex sindaco di Gela: qui gli avversari della riforma hanno totalizzato infatti il 71,14 per cento e a sua Gela, in particolare, i No sono stati il 72,04 per cento. Tutte le opposizioni oggi hanno chiesto le dimissioni di Crocetta. Per i grillini siciliani “non è solo la bocciatura del governo Renzi, ma, soprattutto, del suo maggiore sponsor nell’Isola: il governo del Pd e di Rosario Crocetta. Adesso dimissioni e parola ai cittadini, c’è da rimettere una Sicilia al lavoro e non può farlo chi ha perso in maniera così sonora” -.dicono i Cinquestelle.

All’attacco anche Forza Italia: “Il voto del Referendum ci consegna un profondo desiderio di cambiamento, che va nella direzione contraria da quella indicataci da una riforma rabberciata. Il Paese reale – sostiene il capogruppo all’Ars Marco Falcone – ha vinto sul Paese legale, il popolo ha battuto il palazzo. Il plebiscito del No nella nostra terra, non indica soltanto l’insostenibilità della proposta riformatrice, ma evidenzia anche la scarsissima qualità dell’azione di governo sull’Isola, del Partito Democratico, dell’Ncd e dei centristi di D’Alia”.

Netta l’affermazione del fronte del No pure a Palermo con il 72,47 per cento,  contro il 27,53 per cento. A Messina i nemici della riforma sono il 69,55 per cento, a fronte del 30,45 per cento dei sostenitori. A Trapani il 69,79 per cento rispetto al 30,21 per cento dei Sì. Ad Agrigento, nella provincia del leader di Ncd e ministro dell’Interno Angelino Alfano, il No si è attestato al 70,30 per cento, contro il 29,70 per cento. A Siracusa 71,75 contro il 28,25. A Ragusa il 68,26 per cento, contro il 31,74 per cento. Infine, a Enna, il Sì più avanti che altrove nell’Isola con il 32,65 per cento, e il No che si assesta comunque al 67,35 per cento.