Trattamento con le staminali per la sclerosi multipla a Palermo, dove opera Salvatore Cottone, direttore del Centro specializzato dell’Unita’ operativa di Neurologia dell’Azienda Villa Sofia-Cervello. L’Istituto è stato riconosciuto dall’Assessorato regionale della Salute come centro hub di eccellenza per la ricerca clinica e l’assistenza. Tra i vari tipi di cellule staminali che sono state utilizzate per curare la sclerosi multipla, due diversi tipi sono presenti nel midollo osseo. Oltre alle staminali emopoietiche, cellule pluripotenti in grado di differenziarsi nelle cellule della componente corpuscolata del sangue, vi sono anche le cellule mesenchimali che rappresentano una minima componente del tessuto del midollo osseo (0,01% di tutte le cellule).
“La grande attenzione rivolta verso queste ultime cellule – spiega Cottone – potrebbe aprire la strada a terapie rigenerative per la cura di molte malattie umane. Alcuni studi in vitro hanno dimostrato infatti che le mesenchimali potrebbero avere la capacita’ di transdifferenziare, cioè di trasformarsi in cellule di altri tessuti embrionali, incluse quelle neurali. Una delle proprietà più interessanti delle mesenchimali legate al loro uso clinico nel trattamento della sclerosi multipla e’ la capacita’ di esercitare un potente effetto antiinfiammatorio e di modulazione della risposta immunitaria, oltre che di stimolazione di fattori di crescita nervosa. Sulle mesenchimali il nostro Centro ha avviato un progetto di studio che potrebbe portare a breve ad un impiego anche di queste cellule”.
“Sono fiero di avere nella nostra azienda una combinazione di due team con grandissime competenze, neurologica ed ematologica, diretti rispettivamente da Salvatore Cottone e da Francesco Fabbiano, che permettono di offrire ai nostri pazienti anche terapie assolutamente di avanguardia – commenta il commissario di Villa Sofia-Cervello, Maurizio Aricò -. Si aprono anche per la sclerosi multipla nuove speranze di cura, specie per i malati con la forma piu’ grave. Anche in questo campo, la sanità siciliana, ed in particolare il nostro ospedale riunito, gioca un ruolo di primo piano”.