Un thriller che vi farà viaggiare nel tempo, svelandovi i segreti di una misteriosa setta devota a Girolamo Savonarola. Un titolo che già di per sé è tutto un programma: “La congiura dei monaci maledetti” (Newton Compton, 384 pagine 10 euro), in liberia dallo scorso 30 settembre. E’ l’ultimo libro del giornalista e scrittore catanese, ma palermitano d’adozione, Carmelo Nicolosi De Luca. Collaboratore scientifico del quotidiano “Giornale di Sicilia” e direttore della rivista AZ Salute.
Tutto nasce da un fatto di cronaca che si verifica a Palermo: un antiquario, proprietario di una libreria di testi antichi, viene brutalmente assassinato. Il colpo mortale è inferto da un pugnale che pare risalire al 1500. Dopo qualche giorno, nella tranquilla Firenze, viene ucciso un collezionista di libri d’epoca. Lo strano dettaglio è che l’arma del delitto è un pugnale identico a quello dell’omicidio siciliano. Stessa sorte tocca a un operaio che si occupa dei lavori di restauro nella basilica di San Domenico a Palermo: il suo corpo viene rinvenuto privo di vita. Le indagini portano ben presto a una scoperta sconcertante: l’esistenza di una setta, nata in Italia alla fine del 1400, ma sopravvissuta fino ai giorni nostri, quella dei Frateschi.
I suoi adepti sono fedeli all’insegnamento di Girolamo Savonarola, il frate predicatore, e cercano da secoli il testamento che egli affidò ad alcuni discepoli prima di essere arrestato. E se tutti i delitti fossero legati a quel manoscritto? La scia di sangue, intanto, sembra destinata a non arrestarsi. Chi muove i fili dell’intricato complotto che affonda le sue radici in tempi lontanissimi?