Operazione “Tiro Mancino”, smantellato l’asse del narcotraffico

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Droga sequestrata dalla polizia di Palermo
foto droga sequestrata

E’ il traffico di droga l’attività più redditizia per la mafia. la conferma viene dall’operazione “Tiro Mancino” eseguita dalla Squadra mobile di Palermo. Sono ventisei le ordinanze di custodia cautelare eseguite, di cui 10 in carcere e 16 ai domiciliari. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico.

Le indagini, condotte dagli investigatori  diretti da Rodolfo Ruperti,  hanno permesso di disarticolare una joint venture criminale siculo-campana che curava l’importazione e l’introduzione nei mercati delle province di Palermo, Agrigento e Trapani,  di ingenti quantitativi di cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Il blitz di questa mattina ha assicurato alla giustizia la linea di comando e i gregari di due clan locali, uno dei quali collegato ad una parallela organizzazione napoletana, che lo riforniva di droga. Il primo dei due sodalizi era attivo nell’importazione  di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina, principalmente destinati a rimpinguare le scorte dei grossi trafficanti locali. Questi, a loro volta, rifornivano gli intermediari, che curavano  i mercati del Capoluogo e in larga parte, quelli della Sicilia Occidentale.

Tra le località interessate dallo spaccio,  Mazara del Vallo, Marsala, Alcamo e Castellammare del Golfo. In provincia di Agrigento la piazza di Palma di Montechiaro era una delle più gettonate.A capo del sodalizio palermitano, un nome noto della criminalità organizzata palermitana, Antonino Abbate, appartenente alla famiglia mafiosa della Kalsa e legato al clan Palermo centro, che gestiva il traffico insieme a Giovanni Battista Di Giovanni, fratello del boss Gregorio, soprannominato “u’ reuccio”, già capo del mandamento Porta Nuova.

Il gruppo palermitano era collegato all’organizzazione partenopea costituita da fornitori di droga napoletani, individuati in Mario Mancino , Ferdinando Matuozzo e Ciro Spasiano. Tra l’altro, dopo i primi sequestri di droga operati dalla polizia, la cellula criminale vesuviana aveva attivato un altro canale di approvvigionamento in favore delle famiglie della Guadagna.. Ma l’escamotage era stato individuato della Sezione antidroga di Palermo..

Un altro gruppo  criminale era, invece, capitanato da Francesco Antonino  Fumuso, già colpito da misura cautelare nel 2009 per reati di mafia. Il malvivente era  coadiuvato, nell’attività di importazione in Sicilia di hashish, da alcuni dei suoi più stretti familiari. Nonostante il suo stato di cattività domiciliare, infatti, riusciva, comunque, a pianificare e gestire un imponente traffico di sostanze stupefacenti. Sistema illecito che mirava  a mantenere vitali i mercati di droga di Palermo, di Villabate e Misilmeri. Quest’ultimo asse di approvvigionamento in Sicilia  era stato “cristallizzato” dagli investigatori dell’Antidroga con un maxi sequestro di hashish proveniente dalla Romagna, occultato nel doppiofondo di un camion carico di patate, sequestrato il 31 luglio 2013.

Notevole il quantitativo di droga sequestrato dagli agenti della polizia nell’operazione “Tito Mancino”. Complessivamente sono finite nelle mani degli investigatori  circa 13 chilogrammi di cocaina, 700 grammi di eroina, 425 chilogrammi di hashish e 1 chilogrammo di marijuana. Nel corso della perquisizione di un appartamento riconducibile ad Abbate, inoltre, la polizia ha sequestrato un chilo e mezzo   di cocaina, una replica di pistola semiautomatica, modificata per sparare cartucce ordinarie, ed il relativo munizionamento.

Oltre ad Abbate, Di Giiovanni, Matuozzo, Mancino  Spasiano e Fumuso,, sono finiti in manette: Giuseppe Tumminia, 49, Mario Marretta, 72 anni,  Eros Benito Culotta, 27 anni, Luigi Parolisi, 31 anni, Gaetano Ferrara, 46 anni, Salvatore Lupo, 44 anni, Calogero Lupo, 53 anni, Antonino Barbera, 54 anni, Marco Bardi, 40 anni, Giuseppe Bronte, 22 anni, Pietro Rubino, 32 anni, Fabrizio Alfano, 31 annii, Angelo Maurizio Fumuso, 38 anni, Antonino Fumuso, 21 anni, Antonino Lucania, 30 anni, Giuseppe De Luca, 39 anni, Gaetano Giunta, 25 anni, Gaetano Leto, 36 anni.